La riunione di redazione in diretta streaming
La riunione di redazione del Fatto Quotidiano ha iniziato con una discussione sull'inchiesta urbanistica di Milano, in cui sono coinvolti molti protagonisti della vita pubblica milanese. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso sei misure cautelari, compresi cinque arresti domiciliari e un carcere, per le persone coinvolte nell'inchiesta.
Tra i coinvolti ci sono l'ex assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, l'imprenditore Manfredi Catella e l'architetto Giuseppe Marinoni. La Procura di Milano ritenga che una serie di progetti urbanistici sono stati facilitati dalla corruzione, che consisteva in consulenze e incarichi affidati a persone che erano componenti della commissione paesaggio.
L'inchiesta ha sollevato questioni sulla gestione dell'urbanistica a Milano e sul sistema di potere che governa la città. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è anche indagato nell'ambito dell'inchiesta per concorso in corruzione.
La discussione si è poi spostata sul tema della speculazione edilizia a Milano e sul cambiamento della città, con l'arrivo di nuovi residenti ricchi e la sparizione dei quartieri popolari. I giornalisti hanno anche parlato della questione delle case di ringhiera, che sono state espulse dai quartieri storici della città.
Il programma ha poi affrontato il tema della crisi in Gaza e della situazione politica in Italia, con un'intervista a Manolo Lanaro, che ha parlato della conferenza stampa di Giuseppe Conte e delle dichiarazioni del leader del Movimento 5 Stelle sulla crisi in Gaza e sulla situazione politica in Italia.
Infine, il programma ha toccato il tema della cronaca nera, con la storia di un omicidio avvenuto a Gemona, in Friuli, e la vicenda di un turista francese ebreo che è stato aggredito all'autogrill di Lainate.
Inoltre, il programma ha parlato dello sport, con la notizia della prima italiana in finale nei 100 m stile libero ai mondiali di nuoto, Sara Curtis, e la delusione di Ceccon, che non è riuscito a vincere l'oro ai mondiali.
Il programma si è concluso con un'appello ai lettori per raccontare le loro storie e contribuire a una inchiesta sulle persone con disabilità che si sono trovate a dover pagare per le spese che prima venivano coperte dallo Stato.
