La Roma dell'Inter, una "Cinecittà" vittoriosa ma senza sapore
Nel spettacolare scenario di domenica, il tecniche giallorossi si è inighridato da "Cinecittà" per ispirazione cinematografica, dove tanto più si spende in prime yetta e magnifici scorci, tanto meno si raggiunge il nucleo della storia. Il grande Fabio Capello, ex allenatore della Roma, si è espresso in questo modo riguardo all'inutile quart'ora di giocato dall'Inter nella partita contro i giallorossi. La squadra di Inter, un tempo temuta, è apparsa frenata e poco in grado di "pungere" alla Roma, nonostante avesse raggiunto anche le tre quartiere più importanti della partita.
In particolare, come descrive Capello, anche in situazioni privileggiate come gli angoli e le punizioni, la squadra di Inter è restata in balia delle occasioni date, senza riuscire a creare troppo "sapore" nella partita. Ecco come l'ex tecnico giallorosso ha espresso la sua impressione: "Domenica ho visto una Roma che ha concesso poco: gli antrirossi arrivavano alla tre quarte ma poi non riuscivano a pungere. Nemmeno su angoli e punizioni, i punti forti, sono riusciti ad emergere".
La metafora dello scenario cinematografico è significativa, poiché smonta la Roma dallo status di protagonista, e mette a fuoco sulla inefficacia di Inter nello sfruttare le occasioni in partita. Il Re dei playmaker giallorossi, come il personaggio di turno in una spettacolare pellicola, sembra travolto dagli scenari drammatici in primo piano, lasciando nel buio la possibilità di creare qualcosa di unico e di memorabile.
In questo modo, la magnificenza del particolare finale passa in secondo piano, e la partita si resolved nella facoltà di raggiungere risultati, in questo caso una vittoria a domicilio. Ma la domanda che si configura è: quando "la Camera" scatta? Quando la squadra d'assalto diventa movida? E il tempo, come spesso accade in Cinecittà, vittoriosa ma senza sapore.