La Russa: “Candidato alle Regionali in Veneto? Possibile che sia di Fratelli d'Italia”
Ecco la trascrizione in italiano:
“La Russa: ‘Candidato alle Regionali in Veneto? Possibile che sia di Fratelli d'Italia'. Le schermaglie tra maggioranza hanno bisogno di tornare a essere pratica, non funzionano e le stesse ho detto che fanno male a chi le attua, verissimo, e sono convinto, ma non sono schermaglie riferite solo alla maggioranza, l'ho precisato in quell'occasione. Le schermaglie in generale, sia a destra che a sinistra, secondo me, non aiutano a un percorso positivo né per la maggioranza né per l'opposizione. O ci sono motivi di fondo che non consentono all'opposizione, per esempio, di andare insieme e fare un campo largo alla maggioranza, di stare insieme e fare un governo. Allora, non sono schermaglie, sono contrasti che determinano l'impossibilità di convergere su grandi linee guida.
Secondo me, quando sono schermaglie che riguardano problemi elettorali o di minore importanza, quasi sempre si ritorcano a destra o a sinistra, negativamente, su chi in quel momento ne può avere un vantaggio. Ma alla lunga, non ne ha. Questo è ciò che intendo dire.
Può darsi che mi sbagli, ma alla sua cortese domanda, ho cercato di dare una risposta completa. Poi mi fa una domanda non da presidente del Senato, ma da esponente di Fratelli d'Italia. Ecco perché il nostro ordinamento non prevede, a differenza del Presidente della Repubblica, che il presidente del Senato, come il presidente della Camera, siano estranei ai gruppi politici. Si iscrivono per dire obbligatoriamente al gruppo misto. Avrebbe potuto prevederlo il nostro ordinamento, almeno il regolamento. Il presidente della Camera, come il presidente del Senato, hanno piena facoltà di rimanere iscritti al gruppo che decidono di appartenere. Io sono iscritto al gruppo di Fratelli d'Italia, quindi non la considero una domanda eh. Anche se poi, quando uno risponde da esponente di partito, ah, rischio esposto è consentito essere iscritti al gruppo e anche lecito che, al di fuori del compito specifico di presidente del Senato, nell'amministrare e dirigere i lavori, uno si possa anche ricordare il gruppo di appartenenza.
Allora, in questo caso, la domanda riguarda il Veneto. Premesso che io stimo molto Zaia e stimo molto anche gli esponenti degli altri partiti veneti che conosco molto bene. Non solo quelli di Fratelli d'Italia. Lei mi tiene se ritengo plausibile che il prossimo candidato in quella regione non sia un leghista, ma un esponente di Fratelli d'Italia. Assolutamente plausibile. Perché no? Può essere anche di La Lega, può essere di Forza Italia, ma è sicuramente plausibile che possa essere anche di Fratelli d'Italia, atteso che Fratelli d'Italia ha superato abbondantemente il 30% di consensi in quella regione. La cosa più importante è che non avvenga questo è mio auspicio: in una specie di baratto, in Lombardia tu in Veneto, io in Sicilia, tu in Campania, un altro, e che sia sempre espressione di una valutazione che parta perlomeno dal territorio e poi sia Benedetta a livello nazionale.”