LA RUSSA UMILIA E DISTRUGGE RENZI IN SENATO: “PORTI RISPETTO, COMUN1STA E FALL1TO!”
“La russa umiliante e distrugge Renzi nel Senato: “Porti rispetto, comunista e fallito!”, Benvenuti su Italia News, prima di cominciare, assicuratevi di iscriverti al canale, lasciate un like e attivate la campana delle notifiche per non perdervi nessun aggiornamento. Mettetevi comodi, perché le notizie di oggi sono davvero imperdibili.
Senatore Renzi, Presidente del Senato, cari ministri Giorgetti, onorevoli colleghi, questa legge di bilancio ha come cardine il taglio del contributo unificato. Tecnicamente si dichiama stabilizzazione delle risorse, per chi ci ascolta da casa si chiama regalo riciclato. Perché? Perché sono 3 anni che Giorgetti criticava le stabilizzazioni precedenti, ma ora ce ne fa una.
Provo a immaginare un bambino che, sotto l'albero di Natale, trova un biglietto di Babbo Natale che gli scrive: “Quest'anno, non ti ho portato niente di nuovo, però ho trovato le per pagarti il regalo del 2022 e del 2023″. Avete fatto e continuate a raccontare una storia di buona fantasia, non per il parlamento, il bambino probabilmente sarebbe deluso per sapere.
Dovremmo ascoltare la voce della Presidente del Consiglio, che ha preferito scappare dal Parlamento e non accogliere l'invito che Patuanelli, Bocca e Bulgarelli avevano rivolto ieri. Comunque, ha fatto un importante vertice internazionale in Lapponia. La stampa di sinistra e l'estrema sinistra maliziosa ha detto che l'ha fatto perché doveva mantenere un impegno con la figlia. Non è così. La Presidente del Consiglio è andata in Lapponia perché coltiva quel suo target che è di chi crede a Babbo Natale, che sono un po' di più di quelli che credono che i centri migranti in Albania funzioneranno. Sono un po' di più di quelli che credono a Babbo Natale. Tuttavia, è certo che la Presidente del Consiglio a noi aveva fatto una promessa, aveva detto: ‘non faremo quella che prende a schiaffi il Parlamento e vi ricordate cosa diceva con quel tono suadente, garbato, con quella voce bassa, che la caratterizza la Presidente del Consiglio quando lamentandosi del governo aveva detto che chi non fa discutere la legge di bilancio viola le regole della democrazia parlamentare. Signor Presidente, per suo tramite, affermo qui che la Presidente Meloni sta violando tutte le regole della democrazia parlamentare.
Voglio dire ancora, per suo tramite, al ministro Giorgetti, ieri ci siamo un po' scaldati. Prima che mio collega Giorgetti mi ha detto: ‘Ma perché avete fatto? Perché quando parlate di bicameralismo paritario, parlarne a me? Come parlare di corda in casa dell'impiccato?' Lei mi capirà, collega Giorgetti, perché in questo Parlamento tutta la destra e una larga parte della sinistra ha votato contro la riforma costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario. Lo dico con le parole di Atreiu: ‘Avete messo la faccia avanti alla Nazione avete preferito mandare a casa il nostro governo legittimo pur di non cambiare il bicameralismo paritario, solo che noi volevamo superare il bicameralismo paritario cambiando la Costituzione, voi state superando il bicameralismo paritario violando la Costituzione'.
Giorgetti, una legge di bilancio a fare la differenza, Signor Presidente. Mi rivolgo direttamente a lei, il 99,7 dei provvedimenti di questi 2 anni, voluti dal governo, siano essi decreti legge o disegni di legge, Signor Presidente, da Russia sono stati approvati solo da un ramo del Parlamento, o meglio con una sola lettura. Questo tema, Signor Presidente, esiste onestà intellettuale. Vorrebbe che quello che ha fatto il senatore Lirio ieri, a cui credo vada il grazie della parte opposta, perché è stato l'unico a avere il coraggio di dirlo, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Dovete rispettare la Costituzione, cambiatela se volete. Gente che ha messo in pensione la madre di tutte le riforme, l'elettione diretta, fatela cognata delle riforme, fate il superamento del bicameralismo paritario e noi voteremo a favore. Io avrei già finito l'intervento, perché non c'è niente in questa legge di bilancio, mi rimane il tempo, però, per parlare di una norma chiamata norma ad personam, la norma Renzi, perché se non ne parlo, credo che non sia serio. La norma ad personam aveva l'obiettivo con Kafka di una gabbia andò in cerca di un uccellino da un mese, la Presidente del Consiglio ha dato mandato ai suoi uffici di studiare una norma contro di me. Ora, Presidente, le parlo con il cuore in mano, io ho vissuto il Natale più bello degli ultimi anni, perché chi volesse prendersi la briga di rovinare il mio Natale dovrebbe ricordarsi che dopo anni in cui io sono stato accusato ingiustamente di aver fatto politica rubando i soldi o facendo favori alla mia famiglia dei magistrati hanno riconosciuto che tutto falso e sono grato ai colleghi di maggioranza e di opposizione che mi hanno fatto arrivare dei messaggi privati.
Avrei gradito anche le scuse pubbliche dei Fratelli d'Italia e dei 5 Stelle che hanno maciullato la mia famiglia in questi anni, ma sono in una fase in cui potete fare tutte le norme contro di me non mi cambia niente.
Sono felice sto per compiere 50 anni e li vivo in letizia e gratitudine. Quello che voglio dire anche alla rumorosa componente della maggioranza, il Presidente del Senato, Evidentemente non si avvede che questa legge è una legge di Senato, non c'è nessun rumore particolare. Capisco che lei vuole un silenzio assoluto, ma siamo nella regola. La prego di non darci lezioni. Prosegua prosegua senza dare a tutti lezioni. Lei non mi può interrompere in diretta televisiva. Deve abituarsi Camerata La Russa a rispettare l'opposizione in questa aula. Vorrei che lei abbia la cortesia di essere di non fuggire dalla verità. Prenderebbe magari che diceva che era adulatore. Penso che lei abbia almeno il dovere di farmi recuperare il tempo.
Sono certo che lo farà e il fatto che lei non avverte i rumori è tipico di un'età incipiente che va avanti, è tipico. Insomma, non è un problema quello che vorrei dire. Ma vuoi guardare? Ma non sente. Sto solo chiedendo che il tempo sia interrotto. Vi prego di ascoltare religiosamente il senatore Presidente. A me basta che lei recuperi il tempo che ascoltino è secondario che capiscano è improbabile. Quello che voglio dire è che la norma ad personam che avete fatto contro di me non è contro di me, perché se a me mi chiamano a fare le conferenze posso andare a farle anche gratis. Quando mi chiamano a parlare all'estero non è un problema. Importante è che con un emendamento notturno, anzi con la riformulazione di un emendamento notturno, il 17 dicembre la maggioranza ha scelto di intervenire sullo status di alcuni senatori e non di altri, segnatamente di un dirigente dell'opposizione, costituendo questo un precedente pericoloso. Non per me, per voi, perché avete per la prima volta fatto sì che il capo del governo intervenga sullo stato di un Senatore dell'opposizione, cosa che in 70 anni di repubblica italiana non era mai avvenuta. Vedete, potete dire, cambiare le regole è corretto. Potete dire che chi fa il parlamentare non fa altro. Io ve la voto. Siete pronti a mettere in aula una legge che dice ‘chi fa il parlamentare non fa altro'? Ma non lo fate, perché perché avete nel vostro interno tanti che non fanno solo i parlamentari. Allora, per farla solo contro uno dell'opposizione, rara gravità, avete fatto una norma sovietica, avete fatto una norma per la quale il totale importo di quello che uno guadagna viene passato allo stato, contribuendo a far sì che per la prima volta nella Repubblica Italiana il 100% di tassazione si sia applicato a una categoria, quando domani ci sarà un governo di centrosinistra che lo farà contro qualcuno di voi non potrete gridare allo scandalo perché avete accettato di votare una norma. Lo dico e finisco. La veggia, Presidente La Russa, lei sa che se in quest'aula ci fosse stato il Presidente Silvio Berlusconi si sarebbe alzato e avrebbe detto che non si fanno le norme per il rancore e per l'invidia, che vince sempre sull'odio e sull'invidia. Ma oggi che il Presidente Berlusconi non c'è, io non Cito lui. Cito Bertolt Brecht: ‘Pentirete, beceri, strillate e muti, che strillate e muti, la norma non è contro di me, io sorrideo, sono felice e farò ancora con più entusiasmo l'opposizione a questo governo, ma questo che avete fatto è una norma contro la dignità del parlamento. Imparate a rispettare le regole e forse un giorno sarete credibili. Buon anno, bravo!”