La scomparsa di Domenico Manzo, parla l’avvocato di Romina Manzo
Secondo l’avvocato Federica Renna, intorno a Romina, prima della scomparsa di suo padre Domenico Manzo detto Mimì, c’erano persone “sbagliate” che erano mosse più dall’interesse che dall’affetto. L’avvocato ricorda che Mimì quella sera si sarebbe allontanato agitato, intenzionato a parlare con i carabinieri, e che non si trattava di un allontanamento volontario né di un gesto estremo. Già dai primi giorni, afferma Renna, emersero indizi che facevano pensare a qualcosa di più grave.
L’avvocato ha poi precisato che Romina, avendo avuto un’autorizzazione per la gestione di una somma di denaro un anno e mezzo prima della scomparsa del padre, si era circondata di persone che non le stavano vicino per amicizia o sentimenti profondi, ma per interessi economici.
Renna ha anche spiegato che non parla di omicidio solo perché dopo i primissimi giorni si era avuto contezza che non era un allontanamento volontario, ma che c’erano elementi che facevano credere che era accaduto qualcosa di grave. Mimì quella sera si era allontanato dall’abitazione in uno stato di agitazione e aveva detto che sarebbe andato a parlare con i carabinieri, come era solito fare nei momenti di difficoltà.
L’avvocato ritiene che ci sia stata un’escalation di eventi e situazioni che spera di riuscire a provare, e che la presenza di persone “sbagliate” intorno a Romina possa aver contribuito a creare una situazione pericolosa per Mimì.
