L'Inter esce con le ossa rotte dal derby di Milano, dove la sconfitta 2-1 contro il Milan fa suonare un campanello d'allarme in casa nerazzurra. Una delle partite più negative dell'era Simone Inzaghi, che non ha saputo impostare la sua squadra con l'atteggiamento e la determinazione che ci si aspettava.
Il derby di Milano è stato una partita diversa rispetto a quanto ci aspettavamo. L'Inter si è presentata quasi molle, con un atteggiamento che non gli appartiene rispetto a quanto ci aveva mostrato nella scorsa stagione e anche in quelle precedenti. Nonostante ciò, il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha cercato di cambiare la direzione della partita, sostituendo tre giocatori di centrocampo, Mkhitaryan, Dumfries e Calhanoglu, al minuto 63.
Dieci minuti dopo, è stato il turno di Barella per Zielinski, ma queste sostituzioni sono sembrate arrivare troppo presto e non hanno permesso a Inzaghi di mandare in campo i vari Taremi e Arnautovic, che sicuramente avrebbero potuto contribuire all'assalto finale. Queste scelte di gestione dei cambi hanno messo in difficoltà l'Inter, che non ha potuto approfittare della sua ultima chance per mettere in difficoltà il Milan.
Nel post partita, l'allenatore dell'Inter ha ammesso di non essere stato contento fino a quel momento della prova dei suoi giocatori e ha ammesso che le sostituzioni non hanno cambiato molto la situazione. Ha anche affermato che dobbiamo cambiare marcia e cercare di tornare alla normalità, poiché otto punti in cinque partite sono pochi.
Simone Inzaghi è stato chiaro sulle sue scelte e ha riconosciuto che la squadra deve cambiare il suo approccio per raggiungere i suoi obiettivi. Il tecnico nerazzurro ha espresso la speranza che l'Inter torni presto alla normalità e torni a giocare con l'atteggiamento e la determinazione che ci si aspettava.
In conclusione, la sconfitta contro il Milan ha creato un clima di preoccupazione in casa nerazzurra, ma Simone Inzaghi è pronto a lavorare per cambiare la marcia della squadra e raggiungere i suoi obiettivi.