La sinistra sta imparando la lezione sbagliata dalle elezioni francesi
Com'era prevedibile arrivano i nostrani dem insoumis, eccitati dalla “vittoria”, tra molte virgolette, di Jean-Luc Mélenchon, visto da taluni come una specie di Lenin 2.0, nuovo capo della sinistra europea che avrebbe la Francia in mano (si vedrà presto che non è affatto così).
Anche Elly Schlein, che comunque ha la testa sulle spalle più di quanto si creda, un pochino si è fatta abbacinare dal risultato francese e ne ha dedotto che «uniti si vince», senza chiarire che in Francia uniti si impedisce alla destra di prevalere, nulla di più e nulla di meno, mentre per governare ci vuole la politica e un sano realismo (riassunto nella lettera di Emmanuel Macron ai concittadini).
In Italia l'unità sarà certo importante, non tanto per non fare vincere Giorgia Meloni, ma per…