La stampa meloniana plaude al leghista che vuole multare chi non è sessista
Secondo Il Secolo d’Italia, la bontà di una legge sarebbe determinata dal grado di offesa che tale norma arreca ai cittadini che non la pensano come Salvini. E così, sarebbe da elogiare chi intitola gli aereoporti a dei pregiudicati. E va glorificato chi propone di multare con 5mila euro chi non usa un linguaggio sessista:
Insomma, tutto è fatto sempre contro qualcuno e mai per qualcosa, come impone l’ideologia populista. E se poi si può insultare chi fu vittina di una campagna d’odio leghista, si ha la certezza di raccogliere commenti ricolmi d’odio come questi:
Nel caso specifico, la norma che tanto parrebbe piacere a Il Secolo d’Italia avrebbe fatto vergognare persino i leghisti:
Ma il risultato resta assicurato se il fine era quello di fomentare all’odio e apparire populisti.