la storia di don francesco ametta, viceparroco di san martino in rio che gioca in promozione con…
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la storia di don francesco ametta, viceparroco di san martino in rio che gioca in promozione con…

Titolo: Un bomber in parrocchia – La storia di Don Francesco Ametta, viceparroco di San Martino in Rio che gioca in promozione con la Sammartinese

Il pomeriggio della domenica, i fedeli di San Martino in Rio, un paese del Reggiano, possono assistere alla celebrazione eucaristica celebrata da Don Francesco Ametta, 29 anni, viceparroco di quella parrocchia. Ma il lunedì mattina, il sacerdote si allena con la Sammartinese, la squadra di calcio del paese, con la quale disputa la Coppa Italia Promozione. E il 29enne Don Francesco Ametta, detto anche “prete goleador”, ha dimostrato di essere un giocatore dotato, segnando un gol nel match contro la Bagnolese.

Don Francesco è un sacerdote con una doppia identità. Da un lato, è il viceparroco di San Martino in Rio, dove celebra la messa la domenica mattina e segue i fedeli nella vita quotidiana. Dall’altro, è un calciatore attivo con la Sammartinese, la squadra del paese, nella quale gioca in promozione. La storia di Don Francesco è piena di sorprese e di decisioni che sembravano quasi inconciliabili.

“Il mio passato è molto legato al calcio”, spiega Don Francesco nel suo racconto. “Sono cresciuto nei dintorni di Reggio Emilia, dove ho giocato a buon livello fin da ragazzino”. Tuttavia, quando Don Francesco aveva solo 19 anni, è arrivata la convocazione più importante della sua vita, da parte di Dio. È il momento in cui ha deciso di entrare nel seminario per diventare sacerdote.

La sua scelta non è stata casuale. “Ho deciso di seguire il mio cuore e il mio Dio”, spiega Don Francesco. E così, ha abbandonato il calcio per dedicarsi alla fede. Ma la passione per il calcio non l’ha lasciato completamente. All’inizio dell’anno scorso, ha chiesto al vescovo se poteva allenarsi con la Sammartinese. Il permesso è stato concesso e Don Francesco ha potuto riprendere la sua attività calcistica.

Il mercoledì scorso, il 29enne sacerdote ha giocato e segnato contro la Bagnolese. “Non è stato facile”, racconta Don Francesco. “Il match è stato molto avvincente e abbiamo perso 3-2”. Tuttavia, ha anche espresso la sua soddisfazione per essere riuscito a giocare e a segnare il suo primo gol da sacerdote.

Don Francesco è un esempio di come la fede e lo sport possano essere accomunati. Nonostante la sua identità di sacerdote, ha dimostrato di essere un calciatore dotato e di possedere un’altissima professionalità. E nonostante la sua passione per il calcio, ha mantenuto la sua dedizione alla fede e alla comunità dei fedeli.

“La mia fede non è in contrasto con il mio calcio”, spiega Don Francesco. “Anzi, il mio calcio è una forma di espressione della mia fede”. E in questo modo, il prete goleador si è ritrovato in un ambiente dove può condividere la sua passione con gli altri e celebrare la sua fede con gli atleti.

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