La storia di Suor Rachele: “A 25 anni ho scelto di farmi suora, non rimpiango ciò che ho lasciato”
Rachele, 25 anni, è la più giovane suora della Congregazione delle Maestre Pie Venerini. Ha avuto la vocazione religiosa all'età di 17 anni, ma non sempre facile da accettare. In questo racconto, Rachele ci spiega il suo percorso e sfata alcuni miti e stereotipi sulle suore.
Da bambina, Rachele ha sempre avuto una vita attiva e una fattoria spirituale. Tuttavia, durante l'adolescenza, ha iniziato a dubitare della sua fede e a diventare atea. Durante i suoi studi di filosofia ha incontrato Sant'Agostino, che era stato un tempo ateo prima di convertirsi al cristianesimo. Questo l'ha fatto riflettere sulla possibilità che un uomo di cultura potesse credere in un Dio che muore e risorge.
Rachele ha riletto il Vangelo e si è innamorata della figura di Gesù. In seguito, ha partecipato a un viaggio con gli orfanelli ammalati a Loreto, dove ha avuto un'esperienza personale con dio.
Nonostante l'iniziale paura di deludere i genitori e le amiche, Rachele ha deciso di seguire la sua vocazione religiosa. I genitori hanno supportato la sua decisione, dicendole che erano felici di lei come era.
Rachele ritiene che esserci alcuna limitazione per essere suora, come essere disturbati da persone che vogliono solo apparireokednaproposta un mondo in cui si vuole solo apparire. Invece, esserci libertà di vivere la vita come si vuole, senza dover rendere conto ai altri. La libertà è quella di decidere come votare la propria giornata e di dire di no a ciò che non convince. Rachele non si sente limitata dal dover fare battesimi, non si sente in dovere di andare in discoteca il sabato sera e non si sente prigioniera dei desideri dei rappresentanti della congregazione.
Rachele ritiene che ci siano molti stereotipi sulle suore, tra cui lo stipendio fantomatico, che non esiste. La Vaticano non divide stipendi ai suore, ma esse ricevono uno stipendio solo se lavorano in posti esterni alla congregazione. Rachele possessa solo i vestiti indossati, i libri per studiare e un computer da utilizzare, e nulla più.
La suora ha anche parlato del problema di essere aggredita su un treno, dove una signora la ha insultata e cercato di picchiarla, proprio perché veniva vestita da suora. Rachele crede che le suore siano percepite come persone che non hanno avuto altri progetti, ma lei aveva iniziato progetti importanti che ha lasciato per amore.