La TV a colori non piaceva al Partito Comunista. La battaglia ideologica ed economica sulle innovazioni
Era il novembre del 1974, 50 anni fa – Terminata l'estate dei mondiali di calcio in Germania ovest, in una villa al km 22 della via Appia a Roma, nella frazione di Frattocchie, un piccolo gruppo di dirigenti del Partito Comunista ribadiva una scelta politica netta: la televisione a colori in Italia non ci sarebbe stata. La CGIL a sua volta affermava che “l'adozione della televisione a colori si muoveva in senso del tutto opposto alle esigenze del nostro Paese”.
La battaglia ideologica
L'introduzione della tv a colori in Italia rappresenterà una delle più incredibili battaglie ideologiche della storia recente del Paese. Questa disputa si sviluppò tra gli anni ‘60 e ‘70, in un contesto storico caratterizzato da tensioni sociali, politiche e culturali che riflettevano…