La querelle tra Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali sembra non aver fine. Dopo che la prima aveva deciso di non partecipare al consiglio federale della pistola, accusando di nepotismo il presidente della Federazione Italiana di Tiro a Sacco (FITSA), Andrea De Vittori, che ha nominato suo nipote, Riccardo De Vittori, presidente della Commissione Tecnica, il caso è esplodito.
In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Elisa Di Francisca si è espressa nuovamente sulla situazione, affermando che la pace con Valentina Vezzali non è impossibile. “La notte più che un consiglio ha portato un'intenzione: ‘Per me la pace con Valentina si può sempre fare'”, ha detto. Tuttavia, è stata chiarissima nel sostegno alla sua posizione: “Non può essere che una persona, nipote di De Vittori, si occupi di un'area tanto importante come la Commissione Tecnica. È un chiaro segnale di nepotismo”.
Il consiglio federale, tenutosi martedì scorso, è stato emblematico della situazione. Elisa Di Francisca non vi ha partecipato, bocciando la chiamata di De Vittori, che ha giustificato la nomina del nipote dicendo che è stata fatta “senza alcuna pressione” e “in virtù delle sue capacità “. La medaglia d'argento olimpica ha risposto allora con un tweet: “Non può credere a ciò che sto sentendo. È un'altra volta che la federazione si rende beffa della democrazia e della trasparenza”.
La situazione è stata ulteriormente complicata dalle reazioni di Benedetta Pilato, atleta che, come Elisa Di Francisca, è stata criticata da Valentina Vezzali per la sua posizione sul caso. “Tutte le atlete devono stare unite contro il nepotismo e la corruzione”, ha detto Elisa Di Francisca. La Pilato ha risposto: “Non vedo perchè gli altri atleti devono stare unite contro Valentina. Io non voglio essere parte di questa lotta politica e preferisco concentrarmi sul mio allenamento”. La Vezzali, intanto, non ha commentato pubblicamente la situazione, ma è stata fotografata insieme a De Vittori durante il consiglio federale, il che ha alimentato le polemiche.
La querelle è stata anche criticata dalla FITSA, che ha dichiarato di dover “risolvere il problema con la medaglia d'argento olimpica”, ma è difficile comprendere come ciò possa essere possibile, considerando la netta opposizione di Elisa Di Francisca all'attuale presidente e alla sua scelta. La situazione è arrivata a un punto critico, con alcune atlete che esprimono pubblicamente la loro disapprovazione per la gestione della federazione e le altre che si schierano con Valentina Vezzali. Ciò potrebbe significare che la FITSA dovrà confrontarsi con una crisi interna e una sfida alla sua leadership.
In ogni caso, il caso è arrivato a un punto in cui è difficile trovare un compromesso. La passione e la determinazione di Elisa Di Francisca non sembrano intaccate, al contrario, e è chiaro che nonò è disposto a cedere nella sua battaglia contro il nepotismo. La situazione è molto complessa, ma è chiaro che la Federazione Italiana di Tiro a Sacco dovrà affrontare queste polemiche per risolverle e poter riprendere una normale attività .