L’accorato intervento di Scarpinato: “Separazione? Difendiamo l’indipendenza della magistratura”

L’accorato intervento di Scarpinato:  “Separazione? Difendiamo l’indipendenza della magistratura”

L'accorato intervento di Scarpinato: “Separazione? Difendiamo l'indipendenza della magistratura”

Il testo rappresenta un intervento parlamentare di un senatore italiano che si esprime contro una riforma costituzionale relativa alla magistratura. Ecco un riassunto dei punti principali:

  1. Critica alla riforma costituzionale: Il senatore critica aspramente la riforma, definita come un “regolamento di conti” della casta dei potenti contro la magistratura, finalizzato a ridurre l'indipendenza dei giudici e dei pubblici ministeri.

  2. Storia della magistratura italiana: Viene ricordata la storia della magistratura italiana, che prima della Costituzione repubblicana (1948) era storicamente omologata al potere politico. La Costituzione ha garantito l'indipendenza della magistratura, emancipandola dai condizionamenti diretti e indiretti del potere politico.

  3. Conflitti tra e magistratura: Si sottolinea come, nel dopoguerra, la magistratura abbia sempre più rivestito un ruolo di controllo sull'esercizio del potere, mettendo in crisi i metodi illegali di gestione del potere da parte delle classi dirigenti. Ciò ha portato a una serie di conflitti e “fasi di fibrillazione” nel sistema politico italiano.

  4. Esempi storici: Vengono menzionate diverse inchieste e processi che, nel corso degli anni, hanno messo in luce tangenti, corruzione e collusione con la mafia coinvolgendo esponenti politici e imprenditoriali. Questi casi dimostrerebbero come la magistratura, attraverso il controllo di legalità, abbia messo in crisi il sistema di potere fondato sull'illegalismo e la corruzione.

  5. La riforma come strumento di controllo: La riforma costituzionale è vista come un tentativo della classe di riacquisire il controllo sulla magistratura, in particolare attraverso la modifica del sistema elettorale del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) e la separazione delle carriere dei magistrati.

  6. Critica alle motivazioni ufficiali: Il senatore contesta le motivazioni ufficiali della riforma, sostenendo che si tratta di un'espressione di “impostura politica” volta a nascondere i veri interessi di casta della maggioranza. Secondo lui, le motivazioni ufficiali celano l'obiettivo reale di ridurre l'indipendenza della magistratura e sottoporla al controllo del potere politico.

  7. Riferimenti a esponenti politici: Vengono citate dichiarazioni di esponenti politici, come , che hanno espresso opinioni polemiche sulla magistratura, definendo i giudici come “matti” e sostenendo che la riforma è necessaria per evitare che i giudici vengano “usati” per scopi politici.

  8. Invito al voto contrario: Il senatore conclude invitando i cittadini a votare contro la riforma nel referendum confermativo, sostenendo che la difesa dell'indipendenza della magistratura è essenziale per proteggere il paese da una politica corrotta e sottomessa alle lobby e alle mafie.

In sintesi, il testo presenta una critica aspra e articolata alla riforma costituzionale, sostenendo che essa rappresenta un attacco all'indipendenza della magistratura e un tentativo di ridurre il controllo di legalità sull'esercizio del potere in Italia.


YouTube video


Cosa ne pensi?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0