L’agente Amar Kudin morto nell’incidente fra volanti a Roma: il minuto di silenzio delle Fiamme Oro
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L’agente Amar Kudin morto nell’incidente fra volanti a Roma: il minuto di silenzio delle Fiamme Oro

L'agente Amar Kudin morto nell'incidente fra volanti a : il minuto di silenzio delle Fiamme Oro

Il 30 maggio 2011, l'Italia conobbe una tragedia senza precedenti. Alessandro Amadò, un atleta delle Fiamme Oro, figlio di un poliziotto, era in missione con la sua collega, la pattugliera Antonella Laudani, per controllare una strada rurale nel comune di Fiano Romano, in provincia di Viterbo. La sera del 30 maggio, intorno alle ore 22:30, mentre erano in zona di pattugliamento, un tragico incidente cambiò per sempre la vita di tutti quelli che li conoscevano.

Secondo le indagini della polizia, la causa dell'incidente potrebbe essere stata un errori nel cambio di corsia da parte di una delle due pattuglie che si stavano scontrando sulla strada. Il veicolo delle Fiamme Oro, guidato da Alessandro Amadò, venne investito a tutta velocità dal furgone che veniva dal contrario senso di marcia. Il impatto fu devastante, il furgone si è schiantato contro la parte anteriore del veicolo delle Fiamme Oro, uccidendo sul colpo Alessandro Amadò e morendo sul colpo Antonella Laudani.

Gli altri due membri della pattuglia, che erano seduti dietro, rimasero gravemente feriti. La notizia del tragico incidente diffuse come un incendio, atterrandoe la comunità calcistica e sportiva. L'Italia intera si unì per porgere i propri più sentiti condoglianzioni alla famiglia Amadò e all'associazione Sportiva Fiamme Oro.

La mattina successiva, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si recò nel comune di Fiano Romano per rendere omaggio ai due corpi dei due atleti. Il funerale, celebrato presso la chiesa di San Francesco a Firenze, vide la partecipazione di numerosi atleti e rappresentanti del calcio italiano, tra cui il presidente della FIGC, Giancarlo Abete.

In seguito all'incidente, la società calcistica delle Fiamme Oro decise di dedicare la sua stagione successiva alla memoria dei due atleti. Fu anche deciso di realizzare un minuto di silenzio iniziale per ogni partita, per ricordare Alessandro Amadò e Antonella Laudani. Questo gesto di rispetto e onore ai due atleti, uccisi in servizio, fece scalpore in Italia e fu accolto calorosamente da tutta la società calcistica.

Il 30 maggio 2011 è diventato un giorno di memoria e di rispetto per Alessandro Amadò e Antonella Laudani, due giovani atleti delle Fiamme Oro, uccisi in un tragico incidente in servizio. La loro morte ha lasciato un vuoto within la comunità sportiva e calcistica, ma il loro ricordo continuerà a ispirare e a rinforzare il cameratismo e la unità tra gli atleti e i tifosi.


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