L'allarme di Fratoianni :”Democrazia a rischio col nazionalismo regressivo e violento di destra”
“Il timore di Fratoianni: la democrazia a rischio col nazionalismo regressivo e violento di destra. Mentre la Fd minaccia la democrazia tedesca, la democrazia in Austria è in pericolo, i neonazisti sono il primo partito e il partito nazionale racconta tre volte e l'ananas e l'anti-mitológiche policy che aveva appuntiro la vittoria dei fascisti impedendole di conquistare il governo. L'Italia conosce il pericolo e potremmo andare oltre i paesi nordici scandinavi, un tempo democratici, oggi sono anch'essi sotto attacco da qualcosa che è molto peggiore del populismo, parola abusata e spesso poco investigata. Sotto attacco dalla minaccia di un nazionalismo regressivo e violento di estrema destra, questa è la minaccia per l'Europa.
Vorrei dire ciò a Giorgia Meloni, ma vorrei dirlo anche a alcuni socialisti europei che talvolta hanno idee non troppo chiare, a chi guarda al benessere degli affari e al cinismo proprietario di Donald Trump, che rivendica il diritto di sfruttamento delle terre rare, insultando Vladimir Zelenskij. Vorrei dirgli che la minaccia che arriva dall'Europa ha a che fare con l'incapacità dell'Europa di assumere un ruolo di protagonismo.
Giù a chiosa con Giuseppe Conte, col quale vogliamo costruire la coalizione dell'alternativa insieme al Partito Democratico. Innanziutto, dico che quando osserva che la pace degli affari cinica sulla pelle del popolo ucraini rivela l'ipocrisia dell'Europa, dice una frase vera.
Vorrei consigliare di aggiungere però una frase che qualifichi la natura di destra di Donald Trump e di quegli altri seduti al tavolo. Badate che come si vede in quell'operazione, c'è anche la formidabile convergenza di due uomini, Donald Trump e Vladimir Putin, che insieme guardano alle forze della peggiore destra nazionalista e regressiva d'Europa come a un oggetto di speranza. Le finanziano, le sostengono, le coccolano, perché sanno che sono quelle forze che li farebbero funzionare per far saltare l'Europa vista come un fastidioso e nonostante i suoi limiti, ancora insopportabile orpello, giusto parola.
Vorrei dire che la partita che giochiamo oggi mette in gioco esattamente questa dimensione. Noi stiamo dicendo che di fronte a quell'accumulazione di potere, che ancora una volta ci ricorda Bernie Sanders, ha un obiettivo, sebbene misterioso, di continuare a accumularne di più di potere, poiché ricchi, potenti, super potenti, super ricchi, sempre questo nella storia hanno provato a fare. Sei più ricco, hai più potere, vuoi avere più potere, sempre più potere, umiliando sempre più la grande maggioranza di chi da quella accumulazione di potere non può che ricavare sempre la stessa cosa, cioè un indebolimento drammatico della propria ricchezza delle proprie opportunità.” ln 800 parole.
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