L'allarme di Mattarella: “Preoccupanti sacche di salari bassi. Sfruttamento spietato di migranti”
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L'allarme di Mattarella: “Preoccupanti sacche di salari bassi. Sfruttamento spietato di migranti”

L'allarme di Mattarella: “Preoccupanti sacche di salari bassi. Sfruttamento spietato di migranti”

Ecco la riscrittura del testo in italiano:

L'allarme di Mattarella: “Sono preoccupanti le sacche di salari bassi. L'Sfruttamento spietato di migranti, un problema che colpisce la nostra società e la nostra economia. La stella rappresentante un riconoscimento, è un segno importante, costituente un pegno che invita istituzioni e società a rendere il lavoro sicuro, contrastando morti e infortuni che costituiscono una piaga intollerabile, especialmente in un'epoca di progressi tecnologici e avanzamenti della conoscenza mai conosciuti prima.

La vita delle persone valga infinitamente più di ogni profitto, interesse o vantaggio produttivo. L'occupazione non è solo un mezzo per guadagnare, ma è anche un diritto fondamentale. Il nostro paese si sta frammentando, con una fascia alta che gode di buone retribuzioni, mentre più in basso si creano sacche di salari insufficienti, alimentati da part-time involontari e precarietà. Questo crea elementi di lacerazione sociale.

La condizione che riguarda anche molti immigrati, spesso esposti a uno sfruttamento spietato, inconfondibilmente in contrasto con la nostra civiltà. Il lavoro è stato il motore principale dello sviluppo del paese e della crescita umana, civile, sociale e culturale, che ha permesso la diffusa emancipazione dalle condizioni di povertà e di subalternità. Con l'apporto decisivo delle organizzazioni dei Lavoratori, si è costruito il Welfare italiano, elemento basilare dei diritti di cittadinanza.

Il lavoro sta cambiando, è sotto gli occhi di tutti. È cambiato nel corso della storia. Oggi avviene a un ritmo più veloce e cambierà altre volte. Tuttavia, l'impegno dell'uomo per costruire il futuro, modellare con la propria fatica, il proprio impegno, il destino proprio e della comunità in cui vive, non avrà termine. Il lavoro sarà strumento irrinunciabile della libertà, anche in futuro.


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