L'allarme di Unioncamere: “Sempre più lavoratori sono irreperibili, bisogna programmare i flussi migratori”
Gli ultimi dati diffusi dall'Istat sul lavoro sorridono: a luglio 2024 il numero di occupati supera di 9mila unità la soglia dei 24 milioni e, allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione scende al 6,5% (-0,4 punti). Ma non è tutto oro ciò che luccica: Andrea Prete lancia l'allarme sulla carenza delle competenze che, al di là dei numeri sui lavoratori, resta una delle minacce per l'Italia. «Alcuni profili professionali sono pressoché irreperibili», avverte il presidente di Unioncamere.
Secondo cui, guardando ai prossimi anni, il rischio concreto è quello di non avere abbastanza giovani: le previsioni sulla riduzione della popolazione under 20 sono preoccupanti, motivo per cui auspica «uno sforzo importante di programmazione dei flussi migratori». E bisogna fare in…