Lampedusa, Casarini (Mediterranea): “Tragedie si potrebbero evitare se priorità fosse salvataggio”
Luca Casarini, capo missione di Mediterranea Saving Humans, ha affermato che le recenti tragedie nel Mediterraneo potrebbero essere evitate se il governo desse priorità al salvataggio delle vite umane anziché cercare di scoraggiare gli arrivi. Secondo Casarini, la dinamica dei fatti mostra che, con le attuali tecnologie di sorveglianza, come droni e satelliti, è difficile non vedere imbarcazioni sovraffollate e in pericolo.
Il capo missione di Mediterranea critica la scelta del governo di non lanciare più allert alle navi vicine, affermando che questo provoca più morti. Sostiene che, se le navi di soccorso fossero avvisate, potrebbero arrivare subito e salvare più vite. Casarini chiede quindi il massimo della presenza in mare per salvare più vite e criticando la “guerra” delle autorità contro le navi di soccorso civile.
In particolare, Casarini afferma che, nel caso del recente naufragio vicino a Lampedusa, c’erano imbarcazioni della Civil Fleet e mezzi commerciali vicini che, se fossero stati avvisati, sarebbero arrivati subito. Sostiene che l’ordine alle guardie costiere di non lanciare più allert è una scelta che provoca più morti e che, se si vuole realmente soccorrere, bisogna adoperarsi per il salvataggio e non per altro.
In sintesi, secondo Casarini, le tragedie nel Mediterraneo potrebbero essere evitate se:
* Il governo desse priorità al salvataggio delle vite umane anziché cercare di scoraggiare gli arrivi;
* Le navi di soccorso fossero avvisate in tempo per poter arrivare subito e salvare più vite;
* Ci fosse il massimo della presenza in mare per salvare più vite;
* Le autorità smettessero di fare “guerra” alle navi di soccorso civile.