Lampedusa, Ungaro (Unhcr): “Ennesima tragedia nel Mediterraneo, morti inaccettabili”
Si è verificata un’altra tragedia nel Mediterraneo, vicino all’isola di Lampedusa. Una imbarcazione con a bordo tra le 92 e le 97 persone, partita dalla Libia nella notte del 12 agosto, si è ribaltata ieri mattina a 14 miglia da Lampedusa, causando la morte di diverse persone. Attualmente, sono stati recuperati 23 corpi e ci sono 60 superstiti, di cui 58 sono sbarcati a Lampedusa e 2 sono stati trasferiti in ospedale ad Agrigento.
L’UNHCR, insieme alla Croce Rossa e ad altre organizzazioni, sta fornendo supporto psicologico e assistenza umanitaria ai superstiti, tra cui alcuni minori non accompagnati. Le informazioni sulla dinamica del naufragio sono ancora frammentarie, ma si ritiene che le persone a bordo della prima imbarcazione, che aveva iniziato a imbarcare acqua subito dopo la partenza, siano state trasferite su una seconda imbarcazione già sovraccarica, che si è ribaltata in mare.
Il portavoce dell’UNHCR, Filippo Ungaro, ha dichiarato che “si tratta dell’ennesima tragedia nel Mediterraneo” e che “bisogna fare di più e meglio per evitare morti inaccettabili”. Ha anche ricordato che, dal 1° gennaio 2025, sono stati 675 i morti e dispersi sulla rotta centrale del Mediterraneo, una delle più mortali al mondo, e che, dal 2014 ad oggi, oltre 30.000 persone hanno perso la vita in queste acque.
