LANCIA IL CELLULARE IN FACCIA ALLA COMPAGNA: 23ENNE IN OSPEDALE CON MANDIBOLA ROTTA E 2 DENTI ROTTI
Nella provincia di Napoli, a Giuliano in Campania, un episodio di violenza sulle donne ha lasciato una donna gravemente ferita. La 23enne, accompagnata dalla sua bimba di 5 anni, era con il compagno di 25 anni in auto quando la situazione si è deteriorata.
Il 25enne, durante un litigio, ha colpito la donna e le ha lanciato il suo cellulare in faccia. La vittima è stata soccorsa dalle autorità mediche e trasportata all'Ospedale San Giuliano, dove sono state diagnosticate lesioni gravi. Infatti, la donna si è ritrovata con una frattura della mandibola e la perdita di due denti.
I carabinieri sono intervenuti in ospedale, hanno raccolto la denuncia della giovane e hanno arrestato l'aggressore. Il 25enne è accusato di lesioni gravi e si trova ai domiciliari in attesa di giudizio.
La squadra dei carabinieri è stata impegnata nello svolgimento delle indagini, raccogliendo prove e testimonianze, perottenere i fatti e le circostanze del fatto. La polizia locale ha confermato che la donna e la sua bimba sono state reputate “vittime della violenza domestica” e che ciò rappresentò un episodio significativo di violenza sulle donne che coinvolge un triangolo di emozioni forti, tra cui la paura, la rabbia e la frustrazione.
La compagna della vittima, xx anni, ha dichiarato che suo marito si era reso conto, come aveva visto, che lei era diventato sempre più sindaco e ha deciso di lasciare la relazione, ma lui non voleva accettare e ha deciso di contenere la situazione utilizzando la violenza. La donna ha anche affermato che la violenza domestica è un problema serio e che è necessario lavorare per creare una società che non tollera la violenza contro le donne.
I funzionari locali hanno convenuto che la violenza domestica è un fenomeno diffuso e che deve essere trattato come tale. Ciò rappresenterebbe un grande problema per la società e che il civile è cambiare la sua mentalità e di portare più consapevolezza per combattere questo problema e aiutare gli uomini che commettono crimini somministrati alle donne.
La vittima e la sua bimba sono stati rinviati al riposo e assistenza medica. La madre di famiglia con la bimba è tornato da suo padre per ricevere assistenza dei servizi sociali. La società civile ha espresso la sua preoccupazione e solidarietà con la vittima e la sua bimba e chiede di lavorare insieme per un futuro più pacifico e dignitoso per le donne.
