Landini, poeta del disagio frammentato: la liturgia dello sciopero e i sacerdoti sindacali
Maurizio Landini non è un uomo scaramantico. Annuncia di voler rivoltare il paese come un guanto, così come prima di lui altri due profeti, Beppe Grillo e Piercamillo Davigo, dissero che avrebbero rivoltato l’Italia come un calzino. Ma mentre Beppe e Piercamillo in lavatrice ci sono finiti loro, l’Italia, sia pure un po’ stropicciata, tira dritta per la sua strada. In compenso, Landini ha lo spirito del poeta.
Già gli scioperi settimanali sono versetti evangelici che benedicono il venerdì, visto che allungano il week end sia di chi li fa sia di chi li subisce. Ma lo sciopero generale è di più, è il poema religioso in forma completa e solenne, con i sacerdoti sindacali che alzano davanti ai fedeli radunati nelle piazze i loro calici gonfi di beatitudini future. Già alle 8…