Landini: “Sciopero selvaggio? Da Salvini tentativo di delegittimare la Cgil, non staremo a guardare”
in ,

Landini: “Sciopero selvaggio? Da Salvini tentativo di delegittimare la Cgil, non staremo a guardare”

Landini: “Sciopero selvaggio? Da Salvini tentativo di delegittimare la Cgil, non staremo a guardare”

Ecco la trasposizione del testo in 800 parole:

Amando Landini, dirigente dell'Unione sindacale lavoratori (Cgil), si è pronunciato sull'enfasi datane dall'ex ministro all'assemblea dei membri di governo, il giorno di sciopero generale del 29 novembre scorso. Il sindacalista ha sostenuto che la sua entità non intende prendere parte al cosiddetto “sciopero selvaggio” e ritiene che la stessa cosa avvienga per il governatore . Egli ha rilevato che, quando le organizzazioni sindacali proclamano uno sciopero generale, essa non richiede ai lavoratori di assentarsi anche se i servizi considerati essenziali da legge dovrebbero essere garantiti.

“In questo caso – ha osservato – abbiamo deciso di non includere i settori ferroviari nella manifestazione, poiché loro avevano già avuto un proprio sciopero il 23 e 24 di novembre per iniziativa di USB. È sufficiente rispettare le leggi e queste prevedono di avere una “rarefazione” di dieci giorni tra uno sciopero e un'altro, essenzialmente perché laddove si tenga un lavoro, si vuole offrire la possibilità che i lavoratori riprezzino servizi in modo più completo. Crediamo che abbiam rispettato esattamente queste disposizioni, proprio come fatto per gli altri settori non ferroviari”.

Il dirigente dell'Unione sindacale lavoratori ha lamentato la scarsa volontà del governatore Mattarella di fare un dibattito in materia economica e riformistica, nonostante alcune proposte iniziativa. E' tornato a dire che loro non chiedono uno sciopero selvaggio, ma vorrebbero discutere di cosa possa esser per migliorare le condizioni dei lavoratori.

“Molti sindacalisti, lavoratori e attivisti lavoratori ritengono che l'estremo caldo sulla questione lavorativa siano una manovra palese per distruggere la nostra autonomia – ha osservato Amando Landini -. Lo sciopero generale del 29 non doveva essere inquadrato come tale. Piuttosto era una delle tante possibili possibilità per ripristinare la condizione degna dei lavoratori”.
Il sindacalista ha espresso dispiaceri per le dichiarazioni di e lo ha invocato come risposa, credendo che il suo termine si riferisce alle decisioni che possono avere seguito l'avventura sindacale.

Crediamo di non abbandonare il dovere di difendere il nostro diritto e lo stato dei servizi offerti dai nostri sacrifici e delle nostre lotte quotidiane in favore del lavoro durevole e sociale. Soprattutto, credo che per il nostro caso il fine è la nostra libertà e la capacità dei lavoratori di gestire la loro esistenza in modo da essere reali, cioè liberi da condizione di precarietà o di precarizzazione.”

Il dirigente dell'Unione sindacale lavoratori ritiene che il modo più buono per ottenere ciò che vogliamo è garantire una grande adesione allo sciopero e alle manifestazioni che avverranno in tutta la nazione il 29 novembre. Egli vede un crescere della coscienza tra i lavoratori e attende grande partecipazione nel giorno del confronto diretto con l'adozione del movimento contro la precarizzazione delle condizioni di lavoro in Italia.


YouTube video

Cosa ne pensi?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0