Landini vs Meloni e Cisl: “Cambiamo questa società balorda che sfrutta le persone”
Ecco la traduzione in italiano di “Landini vs Meloni e Cisl: “Cambiamo questa società balorda che sfrutta le persone”, oggi di fronte a un'inflazione del 17% nel periodo 22-24 abbiamo un governo che sta proponendo e vuole imporre con accordi separati aumenti del 6% programmato la riduzione del potere d'acquisto dei salari e nei fatti mettendo in discussione il ruolo dei contratti nazionali e quelli che dicono che non vogliono il salario minimo e non vogliono fare la legge sulla rappresentanza sindacale sono quelli che per legge stanno sancendo i contratti senza il confronto e la discussione con le persone e perché qui c'è un tema che si rapporta alla democrazia perché se ci pensate un attimo c'è un punto…”.
“Ce ne sono altri 45 prima del 46 e ce ne sono una parte che vengono anche un po' prima, adesso qualcuno l'ha già citato. Io ne vorrei citare anche qualcuno che viene un po' prima, parliamo di sindacato. C'è l'articolo 36 della Costituzione. E allora perché non vogliono fare il salario orario minimo e perché non vogliono fare una legge sulla rappresentanza sindacale? No, perché la libertà sindacale vuole che siano le lavoratrici e i lavoratori che debbano essere messi nella condizione di scegliere quali sono i sindacati con cui farsi rappresentare.
“Io vorrei chiudere su questo punto e cioè sul valore del referendum e lo voglio dire con molta franchezza. Io sono il primo a sapere che l'obiettivo di portare a votare 26 milioni di persone non è facile, non è scontato, ma vogliamo dirlo in italiano. Ecco, lo dico così: dobbiamo avere Secondo me tutti noi la stessa passione e la stessa forza che abbiamo sentito qui dai ragazzi che hanno rivendicato il diritto alla cittadinanza. Credere noi perché se noi non ci crediamo è difficile convincere qualcun altro che si possa raggiungere e non lo dico perché lo devo dire visto che abbiamo lanciato il referendum. Ma io credo davvero che noi non solo abbiamo ragione, ma che possiamo avere la forza insieme a tutti quelli che con noi oggi si vogliono battere dimostrare che la maggioranza di questo paese non è fatta di persone che pensano che la libertà è il profitto e il mercato e farsi gli affari suoi. Io sono convinto che la maggioranza di questo paese, a partire dal mondo del lavoro, è fatta di gente per bene e abbiamo bisogno di riconquistare quella cultura della libertà.
Qui c'è un punto, il valore della libertà e il valore della libertà non come competizione con qualcun altro ma il valore della libertà come solidarietà, come elemento che mette insieme, che mi prendo cura e l'idea di utilizzare lo schema il voto e la nostra rivolta e proprio perché noi abbiamo bisogno oggi di rilanciare con forza nel paese una battaglia per un nuovo modello sociale e un nuovo modello sociale fondato sulla giustizia sociale. Ha queste caratteristiche, lo diceva Pertini, la libertà senza giustizia sociale è solo la libertà di morire di fame. È una cosa che ha una forza io credo secca netta che parla tutti e se uno dice: ‘Noi stiamo pensando al futuro. Io non ho mai trovato nessuno che gli chieda: ‘Cosa fai? Cosa desideri fare da grande?' Mi ha detto il precario. Io non l'ho ancora trovato e se tu pensi a chi ha dei figli a chi ha dei nipoti pensa di avere di offrire la precarietà, pensa di dirgli: ‘Vai a lavorare in subappalto, vai a correre il rischio di morire sul lavoro' e se ci pensiamo il futuro di questo paese è nelle nostre mani.
Non so se è chiaro come concetto e non possiamo correre il rischio di dire a quelli che vengono dopo di noi che non abbiamo provato a provare a C'è una caratteristica di questo paese e della storia anche della nostra organizzazione è una i diritti non li ha mai regalati nessuno mai. Se quelli che non ce li avevano non si battevano per ottenerli non ci sarebbero mai stati e nel nostro paese e in Europa. Ce la vogliamo dire tutta quella cultura Borghese che qui Barbero ha raccontato che guardava A me aveva paura delle lotte sociali e al limite guardava che forse era meglio Hitler. Vogliamo vedere la nostra storia come è nata il fascismo nel nostro paese è nato proprio quando i grandi latifondisti i grandi proprietari terrieri di fronte alla paura che potesse cambiare la società non hanno avuto difficoltà a fare andare avanti anche il fascismo per difendere i loro interessi e i loro profitti. Questa è la storia. Questa è la storia che ci insegna di Vittorio che coi fascisti ha difeso anche la Camera del Lavoro di Bari. Quando è stata la volta di fare aggiungo.
Questa è la storia e io penso che allora proprio per questa ragione proprio perché un'organizzazione che ha una diffusione come noi, che ha una quantità di delegati di delegate di pensionati di pensionate di attivisti. Noi abbiamo milioni di persone nei servizi nella tutela con cui parliamo allora lo dico davvero lo dico a partire da me abbiamo bisogno che ognuno di noi nei prossimi mesi e nelle prossime settimane nel lavoro nel tempo libero in ogni luogo svolga questa funzione perché se riusciamo a costruire io penso che lo possiamo fare attraverso il voto e quindi attraverso la democrazia. Questo cambiamento apre la strada in Italia e in Europa a un cambiamento del modello sociale e del modello politico.”
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