L'appello accorato di Nino Di Matteo: “Resistere e indignarsi contro un potere che cede alla guerra”
“L'Appello Accorato di Nino Di Matteo: Resistere e Indignarsi Contro un Potere che Cede alla Guerra”. Mi fa molto piacere vedere e constatare che oggi, in questo nostro teatro, sono presenti tanti giovani. Quante volte sentiamo il ritornello quasi automatico che definisce i giovani di oggi come apatici, disinteressati e rassegnati. Non è così. Io li sento spesso nei miei viaggi nelle scuole e nelle facoltà universitarie. I giovani di oggi hanno un disperato bisogno di trovare esempi credibili tra gli adulti, persone che concepiscono la loro funzione come testimonianza concreta di onestà intellettuale e passione civile. La responsabilità del disagio dei giovani, dello scetticismo di molti nei confronti delle istituzioni e della grande incertezza sul loro futuro è soltanto nostra, è soltanto delle generazioni degli adulti che hanno gestito e continuano a gestire il potere.
Stiamo lasciando alle giovani generazioni un mondo in guerra, un mondo in cui il dislivello tra i ricchi e i poveri cresce a dismisura. La dittatura dei ricchi è l'anima del nostro paese. Non solo. Rinneghiamo la guerra, come stabilito dall'articolo 11 della nostra Costituzione. Ecco che l'Italia si trasforma in un paese che fa delle esportazioni di armi da guerra una delle sue voci più floride, con un aumento del 138% delle esportazioni negli ultimi 4 anni. E non ha mosso un dito per cercare di frenare un genocidio del popolo palestinese.
Se abbiamo ancora a cuore il nostro futuro, dobbiamo tutti resistere. Coltivare la capacità di continuare ad indignarci, saper prendere, non piegarsi alla rassegnazione, ribellarci con ogni strumento non violento alla continua e sempre più dilagante mortificazione dei principi di uguaglianza, di pace, di libera determinazione dei popoli, di giustizia sociale, di tutela delle minoranze. Sono principi sui quali dovrebbe fondarsi ogni convivenza civile. Forse è un'utopia. Ma so che coltivare questo sogno è forse l'unico modo per sentirsi ancora vivi. Grazie.
