L'appello di De Palma a Mattarella: “Ascolti il silenzio delle fabbriche chiuse per lo sciopero”
L'appello di De Palma a Mattarella: “Ascolti il silenzio delle fabbriche chiuse per lo sciopero”. È un discorso che trasforma l'assemblea in un'arena politica, in cui De Palma davanti a Tavares, amministratore delegato di Stellantis, rappresentante delle aziende della componentistica, replica cient al silenzio delle fabbriche chiuse, utilizzando la propria esperienza di lavoratore e operaio. Afferma di non essere solo un progettista senza progetto, un operaio senza opera sulle linee di montaggio, e di capire la difficoltà che gli altri lavoratori incontrano ogni giorno.
De Palma denuncia le dure condizioni in cui gli operai sono costretti a lavorare, con la cassa integrazione che divide la vita tra la miseria e la ricerca di un futuro. Afferma che gli operai non sono rancorosi, ma incazzati, e chiedono solo di poter lavorare e non di essere trattati come semplici numeri nella contabilità aziendale. De Palma esorta Mattarella a ascoltare il silenzio delle fabbriche chiuse e il rumore della vita della Repubblica, fondata sul lavoro.
Inoltre, De Palma attacca Tavares per le sue affermazioni sul taglio dei costi e alle aziende, affermando che l'unico taglio reale è quello del proprio stipendio, della proprietà e degli azionisti, che potrebbero essere investiti in ricerca, sviluppo, produzione, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La sua esortazione finale è quella di valorizzare il lavoro e le fabbriche italiane, semplicemente per poter affermare la dignità e il valore di essere un operaio, non un numero da cancellare nella contabilità aziendale.
Discorso lungo circa 800 parole.
