L’arroganza di Vannacci che parla a nome "della gente" anche se votato da una minoranza
Cinquecentomila leghisti non sono “la gente”. Sono la minoranza della minoranza votante che ha messo “decime” sul simbolo di un partito che è stato superato anche da un morto. Quindi non si comprende perché Vannacci abbia l’arroganza di parlare a nome del popolo italiano, inneggiando al mito fascista della potenza:
Nell’intervista, Vannacci assicura che continuerà a non avere alcun rispetto delle minoranze e che Salvini lo voglia così. Meno chiaro è perché si senta debole e sia convinto che odiare i più debolibpossano farlo apparire forte.
In realtà, Vannacci è andato ben al di sotto delle sue aspettative, visto che si aspettava il doppio delle preferenze:
Ora assicura che lui lavorerà per sconfiggere educazione e rispetto. E spiega anche che non esisterebbe giustizia, ma…