L’astensione al referendum è una resa: senza la voce dei lavoratori, nessuno parlerà per loro
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L’astensione al referendum è una resa: senza la voce dei lavoratori, nessuno parlerà per loro

L’astensione al referendum è una resa: senza la voce dei lavoratori, nessuno parlerà per loro

di Paolo Gallo
Nel silenzio assordante delle urne vuote, si è consumata l’ennesima sconfitta di una classe lavoratrice che, per stanchezza, sfiducia o miopia, ha scelto l’astensione. Il referendum che avrebbe potuto segnare una svolta epocale per milioni di lavoratori – sia precari che stabili – è fallito per mancanza di quorum. Non è bastata la battaglia portata avanti da sindacati di base, associazioni civiche e lavoratori impegnati: la partecipazione è rimasta sotto la soglia critica, lasciando le richieste di maggiori tutele e sicurezza sul lavoro sospese in un limbo di indifferenza.
I quesiti erano semplici ma carichi di conseguenze: si chiedeva se i lavoratori volessero un rafforzamento delle garanzie sui contratti a termine, la possibilità di stabilizzazione dopo un…

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