L’asteroide 2024 YRA colpirà la Terra? Le probabilità sono in aumento
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L’asteroide 2024 YRA colpirà la Terra? Le probabilità sono in aumento

Il grande vulcano della minaccia asteroidale. L’attenzione mondiale è tutta centrata sul 2024 YR4, un asteroide che, secondo le ultime stime, ha una probabilità di impatto sulla Terra del 3,1%, oscillante tra il 1,2% del 7 febbraio e il 2,6% una giornata dopo. Si tratta, come dipinse l’Agenzia Spaziale Europea, della “più alta percentuale mai registrata per un corpo celeste di questo tipo”.

Ma nonostante l’incremento delle prospettive di impatto, gli scienziati non sono preoccupati. “La percentuale crescerà ancora un po’ – dicono – poi decrescerà fino ad azzerarsi o quasi.” L’asteroide, lungo 54 metri, se dovesse colpire la Terra, non sarebbe in grado di distruggerla, ma rilascherebbe un’energia 500 volte superiore a quella rilasciata dalle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.

La NASA ha un sistema di monitoraggio altamente automatizzato, chiamato Sentry, che analizza costantemente il catalogo di asteroidi più aggiornato per individuare possibili impatti futuri sulla Terra nei prossimi 100 anni. Quando viene individuato un potenziale impatto, viene analizzato e i risultati sono immediatamente pubblicati. C’è però anche l’opzione di cercare una conferma indipendente qualora si verificassero circostanze insolite.

In prossimi giorni l’asteroide 2024 YR4 sarà osservato dal telescopio spaziale James Webb, il che permetterà di raccogliere informazioni ancora più dettagliate. Sembra che la scienza non abbia nulla da temere, almeno per ora, dall’asteroide 2024 YR4. Ma il mondo è un luogo imprevedibile, e solo la continua attenzione e l’osservazione potrebbero permettere di prevedere eventuali altre sorprese.

In attesa della prossima verifica, gli scienziati continuano a monitorare la situazione, pronto a reagire a qualsiasi cambiamento. Quello del 2024 YR4 è solo un esempio di come la vigilanza costante e l’utilizzo di tecnologie come il sistema Sentry possano aiutare a proteggere la Terra da minacce esterne. Ma, come dice la motta, “meglio essere prudenti che Keper Nonostante gli scienziati siano rassicurati, è meglio essere pronti a qualunque evenienza.

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