LATINA, 17ENNE PRECIPITA DAL BALCONE: APERTA INCHIESTA
La criminologa Federica Di Pietrantonio ha analizzato il caso della morte di una 17enne che è precipitata da un balcone a Latina. La discussione verte sulle possibili cause di questo tragico evento e sulle responsabilità che potrebbero essere coinvolte.
Secondo la dottoressa Alessia Costanzo, il dolore mentale che porta a un gesto suicidario si costruisce nel tempo e non è solo il risultato di un evento specifico. La ragazza potrebbe aver manifestato sintomatologie prodromiche al gesto suicidario, come isolamento e mutismo, che non sono state notate o valutate adeguatamente.
La scuola, la famiglia e il gruppo dei pari contribuiscono alla crescita della personalità di un individuo, ma la scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma anche di ascolto, sostegno e dialogo. Se manca il dialogo, si può creare un vaso di Pandora che può portare a conseguenze drammatiche.
Il dottor Stefano Callipo sottolinea che i modelli di riferimento e gli obiettivi di riferimento stanno cambiando e che i giovani sono esposti a una costante stimolazione da parte dei social media, che può creare aspettative irrealistiche e aumentare la pressione sui giovani.
L'avvocato Antonello Viola suggerisce che nelle indagini sulla morte della ragazza, il pubblico ministero dovrebbe avvalersi di una consulenza di parte nominando uno psicologo ad hoc, in modo da poter scandagliare la vita della ragazza e i rapporti che aveva all'interno dell'ambito scolastico e familiare.
In sintesi, il caso della morte della 17enne a Latina è un'espressione di una emergenza sociale più ampia, che richiede un approccio multidisciplinare e una maggiore attenzione ai segnali di allarme che possono essere manifestati dai giovani. È fondamentale creare un dialogo aperto e onesto con i giovani, ascoltare le loro esigenze e preoccupazioni, e fornire loro il sostegno e la guida necessari per affrontare le sfide della vita.
