L'attacco di Elly Schlein: “Meloni vassalla di Trump, non è in grado di difendere Italia ed Europa”
Ecco la riscrittura dei passaggi criticati di Elly Schlein:
“Meloni è diventata la vassalla di Trump, non è in grado di difendere l'Italia e l'Europa”. Sono parole che ricordano quelle del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anziché il criterio della cooperazione, fu il criterio della dominazione e la guerra di conquista. Questo è il progetto del Terzo R in Europa, l'aggressione russa in Ucraina è di questo tipo. È d'accordo con il presidente della Repubblica.
L'attacco della Federazione Russa al Presidente della Repubblica Mattarella è inaccettabile. A lui va tutta la nostra solidarietà, tutto il nostro supporto. Il paese è con lui. Le parole del Presidente si ascoltano, non si commentano. Io non capisco lo scoppio ritardato di questo attacco, soprattutto di fronte a cosa che abbiamo sempre detto: l'invasione di Putin in Ucraina è un'invazione criminale e, in qualche modo, è orientata a quello che dico prima. È in questo che si salda l'interesse di Putin con quello di Trump, l'idea che i rapporti tra gli Stati e i popoli si regolino sulla base della forza, dell'uso degli eserciti, del ricatto.
Guardiamo a quello che sta succedendo in questi giorni, proprio con l'attacco frontale di Trump verso l'Ucraina e l'Unione Europea. Non saranno sfuggiti il silenzio di Giorgia Meloni di fronte a tutto questo. Lei che, secondo alcuni, all'inizio di quest'anno, sarebbe stata la ponte tra Trump e gli Stati Uniti, in realtà è già diventata una vassalla, una che non è in grado di difendere gli interessi italiani e gli interessi europei. Di fronte a questo attacco frontale di Trump, che dice che l'Europa non può nemmeno sedersi al tavolo per negoziare una pace giusta per l'Ucraina, di fronte a un Vice Presidente americano Vans che dice che non c'è democrazia e libertà di stampa in Europa, io dico: l'Europa non prende lezioni di democrazia da un'amministrazione americana che è appena arrivata e ha cominciato a fare decreti che calpestano i diritti fondamentali delle persone.
Ritorno su un punto: la sinistra europea deve fare una grande autocritica, se oggi si trova in queste condizioni, troppo spesso è stata subalterna alla narrazione della destra, ha pensato che per batterla bisognasse rincorrerla sul suo terreno e così abbiamo visto socialdemocrazie europee troppo timide, se non appunto rincorrere la destra sulla questione dei migranti, sulla questione della sicurezza. Potremmo dire anche rispetto al terreno della giustizia. Il punto è: non sono imbattibili, non è un caso, credo, se le uniche forze progressiste socialdemocratiche che non solo reggono ma crescono sono il Partito Democratico in Italia e il Partito Socialista spagnolo di Pedro Sánchez, perché abbiamo rimesso al centro i fondamentali della sinistra: il diritto alla salute, il diritto a un lavoro dignitoso, il diritto alla casa. Il terreno su cui li battiamo è stato sbagliato, pensare di batterli rincorrendo loro sul terreno che scelgono ogni giorno, il terreno identitario, la migrazione e la sicurezza. Dov'è che li battiamo e l'abbiamo dimostrato anche alle ultime europee, che siamo in grado di cresce su questo terreno sociale, da cui Meloni è terrorizzata. Perché cosa colpisce di questa destra, che non ha nemmeno il coraggio di rivendicare le proprie scelte, l'altro ieri ha parlato di nuovo sulla sanità pubblica, sulla sanità privata. Stanno tagliando, lo dicono i dati del Governo. Da quando lei è a Palazzo Chigi, la spesa sanitaria sul PIL scende a livelli di minimo storico degli ultimi 15 anni, ma lei non ha l'onestà intellettuale di dire: sì, io sono di una destra che vuole favorire il privato e non crede nella sanità pubblica. No, va in giro raccontando agli italiani che ha fatto l'investimento più grande della storia nella sanità, quindi anche una destra codarda che non ha nemmeno il coraggio di difendere le sue posizioni e che non ha il coraggio neanche di rinunciare ad andare a quella conferenza.”
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