Le cannonate sul Manifesto di Ventotene per coprire lo strappo con la Lega: l'accusa delle opposizioni a Meloni
Provocare il nemico comune per far dimenticare i nemici interni. Nella giornata in cui Giorgia Meloni ha deciso di tirare cannonate sul Manifesto di Ventotene, le opposizioni insorgono e accusano la strategia comunicativa della presidente del Consiglio. Che mentre si trovava a gestire lo strappo pubblico e plateale del Carroccio sul piano di Riarmo Ue, ha scelto di prendere la parola e leggere stralci del documento ispiratore dell'Europa unita e massacrarlo fino a dire: “Questa certamente non è la mia Europa“. Una mossa che le ha permesso di far passare in secondo piano le pugnalate della Lega.
La mattina è infatti iniziata con i ministri del Carroccio che disertano l'Aula: Matteo Salvini ha impegni “istituzionali”, Giancarlo Giorgetti arriva a seduta in corso e resta 20 minuti per…