Le cyber-spie avevano anche atti riservati dell'Eni
Una “riunione” tra i vertici della “centrale di dossieraggio”, capace di “condizionare” economia e politica, e “due uomini non identificati che rappresenterebbero un'articolazione dell'intelligence di Israele”.
Colloqui intercettati dagli investigatori, che hanno scattato anche fotografie, e nei quali il network di cyber-spie sembra stringere un “accordo commerciale” di scambio di informazioni riservate. Mentre saltano fuori riferimenti ad un “mandato” che dicono di aver ricevuto pure dalla Chiesa e “atti riservati di Eni” che sarebbero stati trovati negli uffici della Equalize.
Una sottrazione di dati che, però, al colosso petrolifero non risulta. Sono nuovi elementi che rafforzano l'ipotesi della Dna e della Dda di Milano sui legami del “gruppo” di Carmine…