Le opposizioni non superano i personalismi: solo l'intellettuale collettivo può fare la differenza
Più vengono avanti conflitti globali inediti, anche difficilmente intellegibili, più gli schieramenti politici italiani si rifugiano nelle loro stanche certezze, zeppe di richiami ideologici e pulsioni primitive: unica eccezione – va ribadito – Giorgia Meloni, che non dimentica di essere a capo di un governo e non di una tribù.
Per il resto destra e sinistra appaiono come curve di tifosi smarriti e disorientati, ignari di quello che accade sul campo da gioco globale, e trovano motivo per esaltarsi solo inseguendo spinte identitarie di stampo pavloviano. Spunta qualche nuovo sovranismo, e Salvini vi si appiccica come fosse il nuovo Verbo. Evochi la parola pace e a sinistra fioriscono mobilitazioni da weekend. Poco importa, poi, se i sovranismi finiscono – per forza di cose – in rotta…