Le pagelle di Scanzi: “L'opposizione? Basta con questi toni morbidi. Renzi? Voto zero”
“L'opposizione? Basta con questi toni morbidi. Renzi? Voto zero”, afferma Scanzi. Stasera ne abbiamo parlato poco, voglio farti sentire le sue parole su l'amichetto Giorgia Meloni in una conferenza stampa di 3 ore, non ha voluto dedicare il suo tempo a rispondere sulle bollette che aumentano per gli italiani, non sono problemi suoi, un sorriso amaro sulla menta quando ha sostenuto che non si favoriscono gli amici del gouverno, per gli amichetti del governo hanno sempre l'attenzione alta, sono i cittadini comuni che sono stati dimenticati. “Alza la voce! L'opposizione deve alzare la voce ancora di più”, sostiene. Ecco il voto che gli do: 6 e mezzo. E secondo me, l'opposizione dovrebbe alzare la voce ancora di più. Allora, 6 e mezzo è lo stesso voto che ho dato a Meloni per motivazioni diverse. Conte è contenutisticamente impeccabile in questo passaggio, poi in altri non lo so. In questo passaggio, è impeccabile, ha detto la verità in quella conferenza stampa ogni volta che Meloni ha dovuto parlare di cose concrete. Non ha parlato. Ha finto di non sapere le cose. Ha detto che non c'è tempo. Si è arrabbiata con i giornalisti, tutto vero. Ma all'italiano medio, all'elettore medio, è arrivata l'efficacia di Meloni. Per questo ho dato 6 e mezzo, non per il contenuto di Conte, al contrario, dice delle cose quasi sempre condivisibili, soprattutto adesso che è all'opposizione, ma non buca lo schermo. Eppure, parla come se stesse parlando da solo. Dipende dall'informazione che lo detesta. E in parte è così, dipende anche dal fatto che l'opposizione, quindi, non riesce a parlare all'elettore, soprattutto agli astenuti. La grande sfida che ha Conte nel 2025, negli anni a venire, è riportare a votare i disillusi dei 5 Stelle. Secondo me, se parla in quel modo, più o meno, di più, di quando decidi tu. E se non lo farà, forse ce la farà. Ma c'è proprio questa rottura profonda tra Conte e gli italiani, non arriva la sua voce. A differenza di 3-4 anni fa, Gli auguro che arrivi, perché se dice queste cose, dice delle cose condivisibili, e Dio sa quanti abbiamo bisogno d'opposizione concreta contro un governo disastroso. Riguardo a questo, ti faccio una domanda. Se al Giro di boa, questo governo è di 2 anni e mezzo, circa, che si è insediato, il consenso è così alto, quelli successi, a sinistra, è stata l'unica leader a non perdere voti, ha perso un po', ma comunque ha tenuto il consenso alto. Cosa manca a questa opposizione per far sentire la sua voce, non dare troppa autostrada a Giorgia Meloni? Intanto manca un sistema di informazione credibile che dia spazio analogo tanto alla maggioranza quanto all'opposizione. Perché adesso, in buona parte dell'informazione, c'è una corsa per salire nel carezzo del vincitore e quando si parla di opposizione, si dà spazio all'uomo come Renzi, figuriamoci. Ecco perché, un po', è colpa dell'informazione, e un po', secondo me, manca credibilità e coesione all'opposizione. La coesione è una colpa che hanno tutti, Schlea, Fratoianni, la credibilità è una cosa che riguarda soprattutto Schlea, perché deve tornare a far sembrare credibile il Partito Democratico, ammesso che lo sia mai stato, ma riguarda pure per Conte soprattutto il Movimento 5 Stelle, non tanto Conte come figura, ma Movimento 5 Stelle. E, infatti, è la forza che ha fatto tornare la voglia di votare la voglia di politica agli italiani. Poi questi, nel 2018, hanno governato con tutti, soprattutto addirittura con Draghi e poi con Salvini e poi addirittura con Tani con Forza Italia. Ecco la cosa che manca, coesione e credibilità, Conte deve ritrovare, anzitutto credibilità e a me permetto di dire una certa veine, l'ora di smettere di utilizzare i guanti bianchi. Abbiamo un governo disastroso, i 5 Stelle toccarono l'apice quando fecero un'opposizione fortissima, Dema, ma fortissima, prima i governi tecnici, poi a Renzi. Conte deve fare la stessa cosa, non vanno più fatti sconti, Democratici. Ecco perché non vanno più fatti sconti, basta con questi toni morbidi! Hanno la Meloni, hanno un governo disastroso, l'opposizione deve essere analogamente dura, perché qualcuno dice che l'opposizione in questo momento la sta facendo Maurizio Landini, che parla di rivolta sociale, mentre anche il Partito Democratico con El Schlea a volte sul certi temi c'è un po' di ambiguità, il voto alla commissione europea e tanti altri, cosa ne pensi, penso che sia vero, ma non è la prima volta che si dice sia di Landini, sia del Partito Democratico. Ecco perché l'ho sentito dire tante volte il Partito Democratico quando si tratta di fare opposizione è estremamente morbido e spesso l'opposizione neanche la fa, perché è un partito a vocazione maggioritaria ed è un partito che spesso è andato al governo anche senza aver avuto il consenso della maggioranza degli elettori. Landini è sicuramente figura molto più pugnace, molto più di sinistra, molto più battagliera, ma come lui stesso ha sempre detto, non farà mai il leader di un partito. Ecco, quindi, chi vuole far complimenti a Landini, ma serve una contrapposizione e una continuaazione di quello che dice Landini, sul piano partitico, e se non c'è Landini, bisogna che le battaglie di Landini le faccia qualcun altro, Frati Ianni, Conte. E spero anche Partito Democratico, chiaro! Allora, Andrea, sai che oggi è l'11 gennaio e oggi compie 50 anni un politico italiano che si chiama Matteo Renzi. Allora ti faccio vedere un video di Matteo Renzi. Così vediamo se oggi, in occasione del suo compleanno, gli fa il regalo o no, Matteo Renzi, mi rimane il tempo, però, per parlare di una norma chiamata norma ad personam, la norma Renzi, costituendo questo un precedente pericoloso, non per me, per voi, perché avete permesso che il capo del governo intervenga sullo stato di un senatore dell'opposizione, cosa che in 70anni di repubblica italiana non era mai venuta. Ecco, dunque, diamoci gli auguri a Matteo Renzi che compie 50 anni oggi, applausi, ricordando che lo aspettiamo qui a braccia aperte, ma secondo me, prima o poi, verrà, se Berlusconi è andato a Santoro, può venire anche Renzi da noi… e ora il regalino, infiocchettato, voto Tanti auguri, Matteo Renzi, zero! Ecco, non ce la facciamo ed è uno zero. No, no, è uno zero molto motivato! Intanto, mi perdo, se per me l'11 gennaio è l'anniversario della scomparsa di De André… Oggi sono 26 anni… Poi vorrei ricordare a Renzi che non sono 70anni della Costituzione, non sono 70anni della Repubblica, ma 80. Quindi, per un senatore, sarebbe bene che sapesse l'età della Repubblica italiana, esattamente 79… e poi è zero, legato al contenuto. Cioè, lui, anche qui, è andato contro. Credo una delle poche cose condivisibili del governo. Infatti, Forza Italia la voleva cancellare, cioè la cosiddetta norma contro Renzi, ma quella norma impedisce ai senatori di prendere soldi da altri Stati. Comunque, c'è un tetto qui si sta parlando di uno che è diventato ricco, andando a parlare bene di Bin Salman da Bin Salman. E cosa c'è di sbagliato? Non c'entra niente che Renzi sia all'opposizione. È qualcosa che non deve fare un servitore dello Stato, Qual è un senatore della Repubblica, quindi Renzi cerchi di infinocchiare. Perdonami la parola, i quelli che sono dotati di un'eccessiva dabbenaggine, a quelli come me è un po' più difficile fregargli zero alla carriera. Quello che ha detto e credo anche a quello che farà e poi mi fermo, basta ai tanti colleghi che stanno celebrando questi 50 anni di Matteo Renzi come se avesse compiuto gli anni Churchill ha fatto 50 anni Renzi, tutto sommesso, chi se ne frega. Ho letTO almeno 50 articoli 50 interviste, neanche avessimo davanti Bobbio Einstein e Matteo Renzi, ragazzi, voliamo bassi, dai! Ecco il regalino, anche il fiocco!”
