le parole di maria turturo pochi giorni prima che venisse ammazzata dal marito, giuseppe lacarpia…
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le parole di maria turturo pochi giorni prima che venisse ammazzata dal marito, giuseppe lacarpia…

La tragedia si consumava in silenzio, ma il destino aveva già scritto la fine di Maria Turturo, sessantenne casalinga uccisa dal marito Giuseppe Lacarpia, 65 anni, pochi giorni fa a Gravina di , in provincia di Bari. Le ultime parole della vittima, pronunciate alla figlia Antonella, furono “Mi sento che mi deve uccidere”, un'avvertimento che non era stato ascoltato.

Lacarpia, sofferente di disturbi psichiatrici e con un passato di maltrattamenti contro la moglie e i figli, aveva pianificato l'omicidio con cura. La sera del 5 ottobre, il giorno dell'omicidio, il marito aveva invitato la moglie a prendere uno yogurt, poi aveva detto che avrebbe guidato la macchina, ma in realtà aveva progettato di ucciderla.

Maria Turturo era stata trascinata dentro la macchina e aveva cercato di fuggire, ma Lacarpia l'aveva immobilizzata, fracassandole lo sterno e ustionandola. Prima di morire, la donna aveva sussurrato alla figlia e a un poliziotto la dinamica dell'omicidio.

La scena del crimine era stata rappresentata come un incidente stradale, ma le indagini della procura di Bari hanno dimostrato che si trattava di un'attenta pianificazione. Il corpo di Maria Turturo era stato trovato all'interno della macchina, con tracce di liquido infiammabile e ustioni.

Un di 15 secondi, registrato da tre ragazzi che transitavano sulla strada, ha fornito ulteriori prove dell'omicidio. I testimoni hanno raccontato di non essere intervenuti per paura, ma di aver urlato ai due poliziotti che si erano fermati sul posto: “Lasciala stare”.

Lacarpia, interrogato, ha preferito non rispondere alle domande, ma gli elementi raccolti dalle indagini lo accusano di premeditazione. La sua storia è caratterizzata da una serie di episodi di violenza contro la moglie e i figli, che risalivano almeno a 5-6 anni fa.

Maria Turturo, in passato, aveva scritto post accorati su social media, lamentando la tristezza e la sofferenza delle madri maltrattate. La sua storia è una testimonianza della lotta contro la violenza domestica, che troppo spesso rimane nascosta.

Il 65enne, imprenditore del settore caseario, aveva contratto debiti che avevano creato tensioni con la moglie. In passato, Maria Turturo aveva incendiato un trattore, e Lacarpia non l'aveva mai perdonata. La sua depressione e il ricovero in ospedale avevano aggravato la situazione.

La figlia di Maria Turturo ha raccontato ai poliziotti della squadra Mobile e del commissariato di Gravina dei problemi del padre, la depressione, il ricovero e l'appuntamento con uno psichiatra fissato per ieri. La sua morte è un'allarme per la comunità, che deve vigilare contro la violenza domestica e proteggere le donne in pericolo.

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