leonardo maria del vecchio e il finanziere matteo arpe sono indagati nell’inchiesta sui dati…
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leonardo maria del vecchio e il finanziere matteo arpe sono indagati nell’inchiesta sui dati…

I dati, il mercato più pregiato – tra gli indagati anche Leonardo Maria Del Vecchio e il finanziere Matteo Arpe tra quelli indagati nell'inchiesta sulla raccolta abusiva di informazioni saccheggiate da banche dati pubbliche. Devono rispondere di accesso abusivo a sistema informatico in concorso – si sarebbero avvalsi dei dati procurati dall'agenzia di investigazione privata “Equalize”, controllata da Enrico Pazzali, presidente di fondazione Fiera – del Vecchio Jr, il figlio del fondatore di Luxottica, avrebbe commissionato ricerche di informazioni durante la complessa vicenda ereditaria della dinastia industriale…

Perquisizioni notturne in tutta Italia, centinaia di indagati, milioni di dati illegalmente raccolti. Questo è il quadro dell'inchiesta sulla raccolta abusiva di informazioni saccheggiate da banche dati pubbliche, condotta dalla procura di e supervisionata dal procuratore nazionale Giovanni Melillo. Alcuni dei principali indagati sono Leonardo Maria Del Vecchio, uno dei sei figli dello scomparso patron Leonardo del gruppo Luxottia, e il suo braccio destro, Marco Talarico, che guida gli investimenti nella banca d'investimenti Lmdv Capital di Del Vecchio Jr. Inoltre, è stata indagata Matteo Arpe, un imprenditore con interessi personali e di suo fratello Fabio.

Gli indagati sono accusati di aver commissionato ricerche di informazioni illegali attraverso l'agenzia di investigazione privata “Equalize”, controllata da Enrico Pazzali, presidente di fondazione Fiera Milano. Questa società, guidata da Carmine Gallo, ex superpoliziotto milanese, è stata accusata di aver rubato dati da banche dati pubbliche strategiche, come lo Sdi, Serpico, Inps, Anpr e Siva, per poi venderli ai clienti e utilizzarli per condizionare le attività di professionisti e gruppi industriali concorrenti.

L'inchiesta, guidata dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, ha già eseguito centinaia di perquisizioni e notifiche di custodia cautelare. Nei verbali, sono state documentate migliaia di accessi alle piattaforme informatiche, in clandestinità o con identità alterata, reflussi di dati e informazioni, che hanno colpito le principali banche dati nazionali. “Il mercato più pregiato”, come competono imprenditori, politici e altre figure di rilievo, disposti a pagare milioni di euro per informazioni personalizzate e utili per condizionare i mercati e influenzare le decisioni aziendali, nonché le trattative politiche.

La mossa finale potrebbe essere coup de grâce per questo mercato, considerando che a oggi, 25 maggio, la procura di Milano ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per quattro individui coinvolti nell'inchiesta. Ragion per cui è importante comprendere come mai gli imprenditori, come Del Vecchio e Arpe, siano rimasti implicati in un'industria che sembrava parte dei loro interessi finanziari.

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