L’epopea della musica dark italiana in 10 dischi
Negli anni ’80 le città italiane pullulavano di gioventù nerovestita. Al sabato pomeriggio specialmente, quando scattava la migrazione dalle piccole e medie località verso i capoluoghi, lungo le vie dei centri sciamavano schiere di ragazzi e ragazze dall’aspetto funereo, sfoggianti spolverini e palandrane, accessori mortuari o devozionali, gramaglie assortite, volti diafani e magrezze ulteriormente svettanti grazie a chiome acrobaticamente impalcate. Erano i cosiddetti dark, filiazione all’italiana del movimento che oltremanica veniva denominato goth. E avevano una loro musica.
Come già ricordato, il gothic inglese era imperniato sull’evocazione di malessere esistenziale, malinconia, spleen, nichilismo. Il dark italiano cercava di seguire pedissequamente ciò che accadeva…