L'eroica resistenza di Buttafuoco contro le guerre e le censure al pensiero russo
Pietrangelo Buttafuoco si offenderebbe se uno spregiatore del suo furioso eclettismo politico-religioso lo definisse «fascio-islamista nell'anima», riecheggiando l'accusa mossa da Luciano Canfora a Giorgia Meloni, e dalla presidente accolta (a ragione) assai poco sportivamente? Nel suo romanzo di vent'anni fa, “Le uova del drago”, esaltato dal suo direttore di allora e ammiratore di sempre Giuliano Ferrara come un «capolavoro massimalista», Buttafuoco aveva cantato l'alleanza dei miliziani musulmani e delle forze del Reich contro lo sbarco alleato in Sicilia del 1943, con un'intonazione nostalgica perdonata politicamente a destra in nome del talento e dell'amicizia, e censurata letterariamente a sinistra come un'opera ideologicamente revisionista.
Buttafuoco ha…