L’Europa e l’industria, Urso attacca: “al collasso con regole folli”
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l’urgenza di rendere l’Unione Europea più forte economicamente e indipendente in termini di materie prime critiche, difesa ed energia, al fine di far fronte al contesto internazionale sempre più complesso. Ha esortato le industrie, in particolare quelle tedesche, a esercitare la loro influenza contro i veti e a sostenere gli sforzi dell’Unione Europea per diventare più competitiva.
Tuttavia, il ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso un punto di vista diametralmente opposto. Secondo Urso, le regole del Green Deal dell’Unione Europea hanno portato l’industria al collasso e l’Europa deve decidere se vuole veramente invertire la sua rotta e rilanciare l’industria.
Von der Leyen ha evidenziato gli sforzi della Commissione Europea per ridurre la burocrazia e il costo dell’energia, e ha sottolineato la necessità di proteggere le industrie europee e garantire condizioni di parità a livello globale. Ha anche parlato dell’importanza di diversificare i mercati di esportazione e di espandere la rete di partenariati commerciali.
Urso, invece, ha affermato che il report di Mario Draghi sulla revisione del SIPA e sul settore auto, chimica, siderurgia, microelettronica e spazio è stato ignorato per oltre un anno e che l’Europa deve decidere se vuole veramente rilanciare l’industria. Ha anche criticato le regole del Green Deal, definendole “folli” e “diabolico” di fronte al collasso dell’industria europea.
In sintesi, ci sono due punti di vista opposti sulla questione: da un lato, von der Leyen vuole rendere l’Unione Europea più forte e indipendente, mentre dall’altro lato, Urso critica le regole del Green Deal e vuole che l’Europa cambi rotta e rilanci l’industria. La sintesi di questi due punti di vista sarà fondamentale per determinare il futuro della competitività e dell’indipendenza economica dell’Unione Europea.
