Liliana Resinovich, la teoria dei sacchi neri è un artefatto

Liliana Resinovich, la teoria dei sacchi neri è un artefatto

Liliana Resinovich, la teoria dei sacchi neri è un artefatto

Il medico legale Pasquale Bacco ha espresso forti dubbi sulle recenti dichiarazioni di un nuovo testimone nel caso di Liliana Resinovich. Secondo Bacco, il racconto del testimone sui sacchi neri è “un artefatto, qualcosa che non ha senso” e non trova credito, soprattutto considerando la tempistica della testimonianza, che arriva solo ora, dopo il rifiuto di una nuova superperizia e mentre la Procura si orienta verso l’ipotesi di omicidio.

Bacco sottolinea che il fatto che il testimone si sia ricordato di questo dettaglio solo dopo anni e abbia scelto di riferirlo all’unico indagato per omicidio, anziché alla Procura, solleva molte perplessità. Inoltre, il medico legale evidenzia che i sacchi neri sono un elemento facilmente reperibile e che non avrebbe avuto senso per Liliana chiederli a qualcuno.

Bacco conclude che la dichiarazione del testimone sembra essere un tentativo di sottolineare la premeditazione dell’omicidio, ma che la perizia della dottoressa Cattanio ha già stabilito che si tratta di un omicidio. Pertanto, secondo Bacco, non ha più senso discutere l’ipotesi del suicidio e si deve concentrare sull’ipotesi di omicidio.


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