L'inchiesta della Procura di Milano sulla presunta rete di hacker per il furto di dati
«Con i report che abbiamo noi possiamo sputtanare tutta l'Italia». La frase arriva da una delle intercettazioni all'interno della grossa inchiesta della Procura di Milano su un gruppo di persone e aziende che avrebbe hackerato illegalmente le banche dati dello Stato per avere informazioni su politici, imprenditori e personaggi noti del mondo della finanza. Tutto allo scopo di venderle per spionaggio industriale e personale.
Quattro persone sono finite agli arresti domiciliari: l'ex poliziotto Carmine Gallo, amministratore delegato della società Equalize srl al centro dell'inchiesta, l'hacker Nunzio Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli, titolari o soci di aziende collegate e specializzate nella sicurezza e nell'informatica. Nell'inchiesta ci sono almeno…