Lo scontro tra Grillo e Conte è la degna conclusione della più clamorosa presa in giro della politica italiana
Morire per Beppe Grillo? O morire per Giuseppe Conte? Per chi tifare: per il buffone che soffiò sul fuoco populista (la Casta, la Casta!) o per l'azzeccagarbugli passato dai decreti Salvini alla critica da sinistra a Kamala Harris? Meglio il Movimento dell'uno vale uno o il Partito a-valoriale e trasformista? Sono alternative false. Il Comico e l'Avvocato sono due facce della stessa medaglia, come dice Robert De Niro ad Al Pacino ne “La sfida” – solo che questi sono due miti, quelli due ominicchi. Se oggi si dividono non è per ragioni politiche, ma per soldi, miserabili soldi, trecentomila maledetti euro, forse l'equivalente dei trenta denari, roba da povirazzi, nel senso camilleriano di poveri di spirito oltre che di bisognosi di denaro.
È finita, stop. Che goduria,…