Lo sfogo di Tony Effe a Sanremo: “Molte critiche su di me, sono comunque fatto di pelle e ossa”
Per quanto riguarda la canzone, avevo da tempo desiderato di fare una canzone in dialetto, e in tutt'i miei lavori ci sono contenuti riferimenti a Roma, illustri artisti romani come Califano, di cui non trovo mai il contesto giusto. Quindi, anche se metterla in un disco potrebbe apparire un po' fuori luogo, per Sanremo mi sembra l'occasione giusta, facile e naturale. Spero apprezzare questo, oltre alle critiche, il mio primo Sanremo è stato un pacco molto difficile, come succede ai giovani artisti. Ero nervoso la prima sera, ma poi è andato tutto bene, come se fossi al live. Non so come dire, mi sto divertendo!”
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