L'omicidio di Pescara e il ruolo dei genitori: balie perenni dei figli ma estranei alle loro pulsioni più profonde
Da Pescara piombano le immagini di due minorenni feroci come nazisti e di una vittima inerme che si rannicchiava mentre veniva massacrata. Ma da Pescara filtra anche l'incubo dei loro genitori. In tanti li accusano, con le facili certezze del divano. Ma non c'è bisogno. Come potranno mai tornare alla normalità? “Ho fiducia nella giustizia e prego”, dice la madre avvocata di uno dei due accusati. “Non mi assolvo”, dice il colonnello dei carabinieri padre di uno dei ragazzi del gruppo.
“Vi chiedo di mettervi nei miei panni. Gli chiedevo dove andasse e cosa facesse, chi erano i suoi amici, e mi diceva ‘esco con il mio amico, figlio di un avvocato', oppure ‘mi vedo con quell'altro, figlio di un tuo collega'. Avrei dovuto indagare più a fondo?…