Lomuti (M5S): “Aumento della spesa militare? Ecco chi sono le aziende che festeggiano”
Il relatore ha iniziato il suo discorso ringraziando il presidente e sottolineando le tensioni internazionali attuali, come il conflitto russo-ucraino, il genocidio contro il popolo palestinese e l’escalation in Iran. Queste tensioni stanno allontanando la comunità internazionale dall’obiettivo principale di raggiungere una pace duratura.
Il relatore ha criticato l’accordo raggiunto al vertice NATO, che impone ai paesi dell’Unione Europea di aumentare le spese per la difesa al 5% del PIL. Questo aumento delle spese militari, secondo il relatore, non solo danneggia la pace, ma anche il welfare dei cittadini europei, in quanto significa tagli ai servizi sociali, sanitari e ambientali.
Il relatore ha definito i leader europei come “leader fantasma” che stanno assassinando i principi dell’europeismo, del multilateralismo e della cooperazione internazionale in nome del riarmo. Ha inoltre sottolineato che l’Europa sta diventando un “bancomat globale” per le industrie e le lobby delle armi.
Il relatore ha anche affrontato il tema del conflitto ucraino, criticando l’approccio bellicista dell’Occidente e sottolineando la necessità di una soluzione diplomatica. Ha inoltre espresso preoccupazione per la possibilità che gli Stati Uniti chiedano all’Europa di inviare truppe in Ucraina.
Il relatore ha infine criticato la spesa militare dell’Europa, sottolineando che essa è una spesa prioritaria, ma deve essere coordinata in modo più efficiente e trasparente. Ha inoltre denunciato l’aumento degli importi bellici provenienti da Israele, che sta commettendo un genocidio contro il popolo palestinese.
In conclusione, il relatore ha definito l’attuale approccio dell’Europa come “servilismo puro” e non come sovranismo, e ha chiesto una maggiore trasparenza e coordinamento nella spesa militare.
