Lotito non riesce a rimanere sveglio in Senato: chiude gli occhi mentre parla Occhiuto
“Ecco l'esperienza di Giovanni Lotito, membro del Senato, che si addormentò durante un discorso in aula, rendendo impossibile di notare la sua irreperibilità. Ciò che colpisce nel discorso di Lotito è la sua commistione tra il racconto personale e il discorso su ciò che rappresentano i luoghi, non solo come spazi geografici, ma come esperienze culturali vive.
Infatti, Lotito si chiede se ci si può realmente comprendere il valore di un luogo se non siamo pronti ad ascoltare il “genius loci”, ovvero lo spirito del luogo, che ci conduce a percepire l'atmosfera che si respira nel borgo, la tradizione che viene tramandata e il ritmo delle azioni quotidiane. Egli fa riferimento al suo passato, studiando architettura, dove ha imparato che è fondamentale ascoltare la cultura immateriale e non solo il patrimonio materiale, altrimenti i monumenti si trasformerebbero in gusci vuoti.
Questo concetto è supportato dalle sue esperienze in Cina, dove gli esercizi fisici apparentemente semplici rappresentano una tradizione di benessere condiviso e riti quotidiani che trasformano lo spazio in uno di collettivo. Anche la Divina Commedia di Dante, racconta Lotito, è un esempio di come il passato sia fondamentale per comprendere il presente e il futuro, portando con sé la memoria della cultura classica.
Nel suo discorso, Lotito vuole dimostrare che non è sufficiente preservare il patrimonio materiale, come monumenti e architetture, ma è essenziale preservare anche la cultura immateriale, come le tradizioni, i riti e le memorie. Questo tipo di eredità ci tiene collegati al genere delle cose, alla sua essenza più profonda. Il discorso di Lotito è un chiaro esempio di come la cultura immateriale possa essere vissuta quotidianamente e come possa dare un significato ai luoghi, trasformando il monumento in qualcosa di vivo e ricolmo di valore.”