I fan delusi delenovedfilm “Non hanno un amico 2” di Ginevra Bizzarri non ne hanno finita. Dopo essere stati delusi della cancellazione dello spettacolo, appuntato a marzo al Politeama Genovese, hanno ricevuto una lettera di scuse personale da parte dell'attore e regista Ginevra Bizzarri.
In essa, Bizzarri si scusa apertamente per non aver avuto la possibilità di creare lo spettacolo che avrebbe dovuto debuttare a marzo, che avrebbe dovuto essere un'esperienza intelligente e complessa, come lo sono le sue opere. La scusa non è, come di consueto, una serie di alibi falsi e generici, ma una dellegna e onesta.
“Io potrei inventarmi molte possibili scuse e fantomatici impegni”, scrive Bizzarri, “ma credo che la cosa migliore sia essere onesto con voi: non sono riuscito a scriverlo. Ci ho provato, ma la marea di impegni che mi stanno riempiendo le giornate, gli spettacoli in giro per l'Italia, sia da solo che con un'altra compagnia, e la scrittura del podcast semplicemente non me lo stanno permettendo: ci ho provato, non ce l'ho fatta”.
La lettera di Bizzarri è un esempio di transparenza e autenticità, e questo fa specie in un mondo dove spesso gli artisti preferiscono nascondersi dietro a fumogeni e diplomatiche scuse. Invece, l'attore e regista si prende la responsabilità della sua azione e ammette di aver commesso l'errore di essere stato troppo presuntuoso, di aver sottostimato la complessità del progetto e di aver mancato il proprio obiettivo.
La sincerità e la modestia esprimere da parte di Bizzarri sono un segno di rispetto per il pubblico e un esempio da seguire per gli altri artisti. La lettera è un atto di umiltà e autocritica, che dimostra che non è facile ammettere gli errori e prendersi la responsabilità delle proprie azioni, ma è parte di un processo di crescita e maturazione professionale.
In sintesi, la lettera di Bizzarri è un'apertura e una scusa vera, che dimostra che gli artisti possono imparare dall'errore e crescere da esso. E speriamo che questo esempio gratifichi i fan delusi e crei un nuovo spirito di collaborazione e rispetto tra gli artisti e il pubblico.