Luca Marinelli compie 40 anni: dai film di successo all’amore sul set
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Luca Marinelli compie 40 anni: dai film di successo all’amore sul set

Luca Marinelli, uno dei più talentuosi attori della sua generazione, compie oggi 40 anni. Nato a nel 1984, è figlio del noto doppiatore Eugenio Marinelli. La sua carriera è costellata di riconoscimenti prestigiosi, tra cui un David di Donatello, una Coppa Volpi al Festival del Cinema di Venezia e due Nastri d'argento. Questi premi testimoniano la versatilità e il talento con cui Marinelli ha saputo interpretare ruoli iconici del cinema italiano.

Nonostante il successo, il percorso di Marinelli non è stato lineare. In un'intervista al Corriere, ha rivelato di non essere stato ammesso al Centro Sperimentale di Cinematografia, episodio che lo spinse a iscriversi all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, dove si diplomò nel 2009. “Non credevo di poter riuscire, al Centro Sperimentale di Cinematografia non fui ammesso, forse perché quando Lina Wertmüller, una delle esaminatrici, mi chiese l'ultimo film che avevo visto, risposi ‘Batman'”.

Prima di affermarsi sul grande schermo, fece il suo debutto nel 2005 nella fiction Ricomincio da me e partecipò a un episodio della serie I Cesaroni nel 2008. Il primo grande successo arrivò con La solitudine dei numeri primi nel 2010. Il 2015 segnò un anno di svolta per Marinelli. Interpretò Cesare nel film Non essere cattivo di Claudio Caligari, in coppia con Alessandro Borghi. Nello stesso anno, si cimentò nel ruolo de Lo Zingaro nel cult Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. Marinelli ha spiegato in quel caso di essersi ispirato a icone come Anthony Hopkins e Buffalo Bill per interpretare questo personaggio.

Nel 2017 l'attore romano si confrontò con una delle figure più amate della italiana, Fabrizio De André, nella miniserie Principe libero. Affrontare un personaggio così iconico non fu facile, e Marinelli ha confessato di aver provato un forte timore nell'interpretare questo ruolo, cercando però di costruire una figura credibile in un universo di finzione. “Ero terrorizzato. Un terrore vero. Ho pensato che la cosa migliore da fare fosse creare un personaggio in questo universo parallelo di finzione che è il film. Quindi l'ho affrontato come ho sempre fatto, studiandolo a fondo. Ho portato avanti questa idea, con Dori Ghezzi come guida. Questo mi ha dato un po' di tranquillità”.

Un'altra pietra miliare della sua carriera arrivò con Martin Eden nel 2019, un adattamento del celebre romanzo di Jack London. Grazie a questa interpretazione, si aggiudicò la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla Mostra del Cinema di Venezia. Marinelli dedicò il premio a chi salva vite in mare, mostrando un forte impegno sociale.

Da piccolo, però, l'attore non voleva prendere questa carriera e fare l'archeologo dopo aver visto Indiana Jones al cinema. Al liceo, il colpo di fulmine e la scelta di entrare nel mondo del cinema. Il padre però lo tenne subito a freno: “Mi rispose ‘Sì, però studia'”. Quanto alla vita privata, anche qui c'è di mezzo la recitazione dato che sul set di Maria di Nazaret incontrò Alissa Jung, che interpretava Maria, mentre lui era San Giuseppe. Da quel momento, la loro relazione è cresciuta, portandoli al matrimonio e a una solida vita insieme che dura ormai da anni.

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