Luca Pancalli: “Lo sport mi ha tradito, poi mi ha salvato. Io non sono la casta che punta al CONI”
Ex atleta paralimpico e presidente uscente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli racconta l'impatto profondo che lo sport ha avuto sulla sua vita. Prima come passione giovanile, poi come strumento di rinascita dopo un grave incidente a cavallo durante una convocazione in Nazionale. Lo sport, che inizialmente lo aveva tradito, è diventato la chiave per ricostruirsi, superare il trauma e affrontare discriminazioni e ostacoli sociali.
Determinante nel suo percorso è stato il sostegno della famiglia, in particolare della madre, e la forza di volontà nel rimettersi in gioco come atleta paralimpico, in un'Italia degli anni '80 ancora poco attenta ai diritti delle persone disabili.
Pancalli sottolinea come la sua esperienza personale abbia forgiato una visione politica dello sport inclusiva, costruita anche attraverso incarichi dirigenziali delicati, come il commissariamento della FIGC in piena crisi post-Calciopoli. Ora, sente concluso il suo percorso nel mondo paralimpico e si candida alla presidenza del CONI, spinto dalla volontà di mettere a frutto la sua esperienza e di imprimere una discontinuità rispetto al passato, valorizzando un nuovo dialogo tra sport e politica. Una sfida che affronta con la stessa determinazione che ha sempre guidato la sua vita.
