LUCA SALVODORI, “VORREI MORIRE FACENDO….”: L'INTERVISTA DA BRIVIDI POCHI MESI PRIMA DELLA MORTE
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LUCA SALVODORI, “VORREI MORIRE FACENDO….”: L'INTERVISTA DA BRIVIDI POCHI MESI PRIMA DELLA MORTE

LUCA SALVODORI, “VORREI MORIRE FACENDO….”: L'INTERVISTA DA BRIVIDI POCHI MESI PRIMA DELLA MORTE

“Era proprio tempo che qualcuno parlasse con franchezza e sincerità sull'argomento della morte. Un anno fa, Luca Salvadori, il leggendario giocatore di pallavolo, diede un'intervista esclusiva a Movm mag.com, rivelando i suoi pensieri più intimi e profondi sulla fine del nostro viaggio terreno. Ecco cosa disse:

“Vorrei morire facendo…”, cominciò a dire Luca, con una calma e una sincerità che non si può trovare facilmente. E la sua risposta suscitò molte domande e riflessioni in noi stessi.

Per Luca, non è la morte in sé che lo spaventa, ma l'idea di non poter vivere la vita al suo massimo. “Sono spaventato all'idea di rimanere a metà”, disse. “Ad esempio, in sedia a rotelle”. Ecco perché la pallavolo è un sport che lo rischia tantissimo. La probabilità di lesioni e infortuni è alta, e pensa che sia difficile accettare questo rischio.

Ma Luca non è solo preoccupato per se stesso. “Penso sia durissima accettare perché in un paese come il nostro, con problemi economici, sociali e via dicendo, chi ha una disabilità viene trattato da schifo. La società tende ad abbandonare gli ultimi, e questo per me è sbagliato, spaventoso e molto triste”.

La sua visione sulla morte è quindi profondamente legata alla sua esperienza nel mondo del pallavolo e alla sua consapevolezza dei problemi che affliggono la società. Vorrebbe morire facendo ciò che gli piace, senza soffrire e senza accusare la morte di alcun dolore. E ha addirittura detto che vorrebbe morire a 90 anni, sulla spiaggia delle Maldive, circondato dalla vita e dal piacere.

La sua ultima richiesta è stata molto poetica: “Non vorrei soffrire. Vorrei che fosse indolore”. E questo desiderio di indolore è stato rincorsa anche nel suo pensiero sulla tomba. “Come scriveresti sulla tua tomba?”, gli si chiese. E Luca rispose: “Like Sir”, ovvero come un gentiluomo, con dignità e nobiltà. Ma è proprio questo “like Sir” che racchiude in sé tutta la sua personalità e il suo modo di vivere la vita.

Quest'intervista di Luca Salvadori è stata un'esplorazione profonda e intensa della morte, ma anche un esempio di coraggio e di sincerità. Ha dimostrato di essere un uomo che ha vissuto la sua vita al massimo e che non teme la morte, ma si rifiuta di accettare la sofferenza e la discriminazione che accompagna spesso la fine del nostro viaggio terreno.

Speriamo che questo pensiero possa ispirare noi stessi a vivere la nostra vita al meglio e a non temere la morte, ma a viverla come un passaggio naturale della vita, senza paura e senza sofferenza.


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